DIOCESI DI TRIESTE
Quinta Domenica di Pasqua
✠ Giampaolo Crepaldi
Parrocchia Beata Vergine delle Grazie, 10 maggio 2020
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo
1. In questa quinta domenica di Pasqua la Chiesa propone alla nostra meditazione queste parole che Gesù rivolse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore” (Gv 14,1), dopo aver dichiarato che stava per lasciare questo mondo per ritornare al Padre. Dinanzi a questo annuncio, i discepoli furono profondamente turbati fino al punto di mettere in dubbio la loro fede in Lui. Ma, Gesù raccomandò di aprire il loro cuore alla fiducia: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”. Egli, infatti, lasciava questo mondo per andare nella casa del Padre a preparare un posto per loro: “Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me” (v. 2). Con queste parole Gesù offrì una rivelazione straordinaria e sorprendente: dopo questa vita vissuta in questa valle di lacrime, c’è un altro posto dove resteremo e vivremo per sempre con Lui. Ma gli Apostoli, un po’ dubbiosi e un po’ scettici, incalzarono Gesù con alcune richieste di chiarimento: dove è questo altro posto? Quale è la strada che conduce ad esso? E l’Apostolo Tommaso: “Signore… come possiamo conoscere la via”, se non sappiamo dove è questo posto che tu ci hai preparato? A questo punto Gesù fece una delle affermazioni più belle e importanti di tutto il Vangelo: “Io sono la via, la verità e la vita”.
2. Carissimi fratelli e sorelle, nella difficile e dolorosa situazione che viviamo con i tanti sconquassi interiori, familiari e sociali che sta provocando, ascoltare la parola di Gesù – “non sia turbato il vostro cuore” – è motivo di grande consolazione e di speranza. Il Signore non ci abbandona; il Signore è con noi, anzi, il Signore è avanti a noi, perché Lui è la via; è sopra di noi perché Lui è la verità; è dentro di noi perché Lui è la vita, la grazia. Mai come nella drammatica situazione che stiamo vivendo piena di angosciose domande e di laceranti paure, le nostre anime, le nostre famiglie, il popolo tutto avvertono l’esigenza indispensabile che si indichi, con credibilità e certezza, la via, la verità e la vita. Chi lo può fare? Il Governo? La miriade di Comitati e Task-force tecnico-scientifici? I soliti maitres a penser che dicono tutto e il suo contrario? Non credo. Credo invece che solo Cristo – via, verità e vita per noi e la nostra salvezza – sia Colui che nelle tenebre dell’ora presente ci indica la via da percorrere, ci dice la verità delle cose e ci riempie di vita autentica per riprendere, con coraggio e fiducia, un profondo rinnovamento spirituale e sociale. La convinzione di fondo che deve ispirare noi cristiani nel tempo presente è questa: non ci sarà alcuna ripresa degna dell’uomo senza Cristo o contro Cristo. Stiamo celebrando la Santa Messa nella chiesa dove si venera la Beata Vergine delle Grazie: insieme a Cristo troviamo sempre la presenza materna e potente di Maria, Madre nostra nell’ordine della Grazia, che, secondo le necessità di questo difficile stagione, ci ottiene quelle grazie necessarie per trovare nel suo Figlio Gesù la via, la verità e la vita della nostra vita.