Prot. n. 158/VDI/2020
DIOCESI DI TRIESTE
Nuove disposizioni del Vescovo su COVID-19
A seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’8 marzo 2020 (di seguito Decreto) relativo all’emergenza COVID-19, e il conseguente Comunicato della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, in comunione con i Confratelli Vescovi della Regione Ecclesiastica Triveneto dispongo che quanto segue venga da tutti osservato e resti in vigore fino a venerdì 3 aprile 2020.
- In linea generale, va evitato ogni assembramento di persone e, in ogni caso, va rispettato il criterio di garantire non meno di un metro di distanza fra le persone, ai sensi dell’Allegato 1 lettera (d) del Decreto.
- Restano aperte le Chiese, nel rispetto delle misure organizzative di cui al n. 1. La Cappella dell’Adorazione perpetua di via Cologna resta aperta nel rispetto delle condizioni di cui al n. 1. Si devono mantenere senza acqua benedetta le acquasantiere.
- Sono sospese le celebrazioni liturgiche aperte al pubblico con la partecipazione del popolo: Sante Messe feriali e festive, sacramenti, sacramentali, particolari devozioni come la Via Crucis. I battesimi e i matrimoni sono consentiti senza solennità, a condizione che resti chiuso il luogo della celebrazione e siano presenti i soli padrini/testimoni, rispettando le condizioni di cui al n. 1. Il sacramento della penitenza va celebrato nella sola forma del “Rito per la riconciliazione dei singoli penitenti” e in un luogo che consenta il rispetto delle condizioni di cui al n. 1. Per le celebrazioni esequiali è consentita la sola benedizione della salma in cimitero in occasione della sepoltura o prima della cremazione, rispettando le condizioni di cui al n. 1.
- Quale segno della presenza amorosa del Signore Gesù, dopo la Santa Messa domenicale i sacerdoti sono invitati a uscire sul piazzale della Chiesa per la benedizione eucaristica con l’Ostensorio. L’immagine della Madonna della Salute sarà esposta sopra l’altare centrale di Santa Maria Maggiore per la preghiera personale di quanti intendono invocare la sua materna protezione e consacrarsi al suo Cuore Immacolato.
- Nell’impossibilità di partecipare alle Sante Messe festive, i fedeli sono invitati ad esaudire il precetto festivo assistendo alle celebrazioni trasmesse via radio, televisione e “in streaming”. Inoltre, i fedeli sono invitati a fare la comunione spirituale; a recarsi individualmente nella Chiesa della propria parrocchia, secondo le proprie possibilità, per pregare davanti al Tabernacolo dove è presente Gesù; a chiedere ai sacerdoti, nel limite del possibile, di poter ricevere la comunione eucaristica; a dedicarsi alla lettura e alla meditazione della Bibbia, soprattutto dei Vangeli; a programmare un tempo conveniente per la preghiera personale e in famiglia; a vivere, con generosa disponibilità interiore, il tempo santo della Quaresima, incentivando la pratica del digiuno, dell’elemosina e della preghiera; leggere e meditare il messaggio quaresimale del Vescovo Di Cristo, non del mondo, facilmente reperibile nella propria Chiesa parrocchiale. Su queste proposte saranno fornite puntuali indicazioni nel sito della Diocesi e tramite qualche sussidio.
- Sono sospesi gli incontri del catechismo, nonché le attività formative e ludiche degli oratori parrocchiali.
- Sono sospese le attività culturali sia diocesane, come la Cattedra di San Giusto, sia parrocchiali. Restano chiusi il Museo diocesano, la Biblioteca del Seminario, le biblioteche parrocchiali, l’Archivio diocesano, l’Archivio capitolare e sono proibite le visite turistiche alle Chiese.
- E’ sospesa la Visita pastorale già programmata in alcune parrocchie.
- I sacerdoti sono autorizzati a visitare i malati gravi nelle loro case per offrire loro conforto spirituale con i Sacramenti della Riconciliazione, della Comunione e dell’Unzione degli infermi. I sacerdoti, i diaconi e i ministri straordinari della comunione sono altresì autorizzati a portare la Santa Comunione alle persone anziane nelle loro case. Sono sospese le benedizioni annuali delle famiglie.
- Le attività caritative delle parrocchie, della San Vincenzo, della Caritas diocesana e della Fondazione Caritas Trieste si devono svolgere secondo le norme e le procedure già in atto, verificandole costantemente con le Autorità civili e sanitarie. L’elaborazione e la diffusione di tali norme e procedure per tutta l’attività caritativa della Diocesi, fino al 3 di aprile, cadono sotto la responsabilità del Direttore della Caritas diocesana.
Carissimi fratelli Presbiteri, chiamati a gestire in prima persona una situazione pastorale veramente inedita e delicata, sono certo che, conoscendo la vostra vicinanza alle Comunità che vi sono affidate, continuerete ad operare con la consueta dedizione che trova le sue ragioni ultime nell’amore per il Signore Gesù, nostro Capo e Pastore, e per il popolo a voi affidato, che va sostenuto con la celebrazione quotidiana della Santa Messa, con la recita della Liturgia delle Ore e con l’offerta della propria vita per quanti sono bisognosi del vostro paterno sostegno. Siate certi della stima e della preghiera che il Vescovo e il popolo vi riserva in questa situazione eccezionale.
Carissimi Presbiteri, Diaconi, Religiosi e Religiose, fratelli e sorelle, anche queste onerose disposizioni vanno accolte con il senso della più ampia responsabilità che, come uomini e donne di fede in Cristo Signore, non va mai esercitata senza l’affidamento fiducioso al Padre celeste, sicuri che, con la forza misteriosa e l’amore provvidente del suo Spirito, trasformerà questo tempo doloroso di fragilità, di paura e di insicurezza in un tempo di purificazione, di grazia e di salvezza. Non smettiamo mai di pregare e di far pregare, soprattutto per i malati, per i defunti e per tutti coloro che, in prima linea, combattono una battaglia difficile e rischiosa. Preghiamo ogni giorno il Santo Rosario con la certezza che la Madonna della Salute, nostra amata e venerata Patrona, intercederà la grazia della salvezza delle anime, dei cuori e delle persone malate e sofferenti. Vi benedico di cuore.
+ Giampaolo Crepaldi
Trieste, 9 marzo 2020