Giornata diocesana dello scoutismo

DIOCESI DI TRIESTE

PRIMA GIORNATA DIOCESANA DELLO SCAUTISMO

+ Giampaolo Crepaldi

Trieste, 29 settembre 2018

 

Carissimi, predragi,

1.        A conclusione di questa prima giornata diocesana dello scautismo sono lieto di esprimere a voi, ai vostri capi, ai vostri assistenti la mia gratitudine per aver organizzato questa significativa esperienza di comunione e di amicizia tra tutte le realtà scoutistiche di Trieste – AGESCI, FSE, SCOUT SLOVENI, MASCI – che si sono proposte alla nostra città come una delle più significative realtà educative rivolte ai ragazzi e ai giovani. Le letture bibliche che abbiamo ascoltato ci invitano a non impedire di fare il bene e di diffondere la verità, poiché tutti abbiamo doni da dare e da ricevere. Inoltre ci invitano ad essere obbedienti alla Parola, diventando accoglienti e generosi verso i poveri e i bisognosi, rappresentanti di Gesù, consapevoli che ogni gesto di carità compiuto nel suo nome è grande. Vigiliamo su noi stessi per non essere motivo di inciampo, ma ponti per i fratelli nell’incontro con Cristo. Egli ci renda partecipi del suo sguardo d’amore sul mondo e suoi collaboratori nell’evangelizzazione e nella promozione umana, facendoci percorrere sempre i sentieri della pace.

2.        Predragi carissimi, in questa speciale circostanza vi invito tutti ad essere sempre fedeli alla Promessa: “Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout”. È una promessa impegnativa che vi pone di fronte a Dio ed al mondo, e chiama in gioco il vostro onore. Un impegno senza termine, “se piace a Dio per sempre”, “una volta scout, sempre scout”. Inoltre, vi esorto a non venire meno all’osservanza della Legge, fatta di atteggiamenti interiori e di grandi valori morali: la fiducia, la lealtà, l’aiuto agli altri, l’amicizia, la cortesia, il rispetto della natura, l’obbedienza, il sorriso e il canto, la laboriosità, la purezza nei pensieri, parole e azioni. Tutto questo è molto importante per la vostra crescita umana e cristiana. Alla fine desidero ricordare che, a seconda dell’età, avete il vostro motto a cui siete chiamati come lupetti e coccinelle, come esploratori e guide, come rovers e scolte.

3.        Carissimi, predragi, vi invito a vivere profondamente la fede in Gesù Cristo, ad essere grati di appartenere alla Chiesa, ad essere pronti a compiere la ‘missione’ come risposta ad una personale chiamata di Dio, con un atteggiamento di fiducia nella vita, con spirito di servizio’ e di ‘libertà, con la certezza che lo spirito di Dio vi aiuta a fare un mondo un po’ migliore di come è.  Scoprirete così che la vita ha un senso, che il mondo attorno a voi ha un senso, che la storia ha un senso! Questa è una illuminazione fondamentale che deve orientare e animare tutta la vostra vita! Carissimi predragi, vi chiedo di essere nella nostra Chiesa e nella nostra Città i testimoni di una speranza che orienta e illumina. “Non lasciatevi rubare la speranza!” grida continuamente Papa Francesco ai giovani. E il vostro Vescovo vi dice: “Siate testimoni gioiosi di speranza”. Che la Madonna, la Madre celeste, vi accompagni e vi protegga!