Con la firma apposta dal Santo Padre Francesco il 5 giugno 2015, la Congregazione delle Cause dei Santi, per tramite del Prefetto Card. Angelo Amato, ha ricevuto l’autorizzazione a promulgare il decreto con cui si riconoscono le virtù eroiche del Servo di Dio Marcello Labor.
A darne notizia alla Diocesi è stato l’arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi durante l’omelia per la Processione Eucaristica del Corpus Domini nella piazza antistante la Cattedrale di San Giusto. Mons. Crepaldi ha ricordato che proprio la chiesa cattedrale vide mons. Marcello Labor svolgere il servizio di Parroco dal 1948 al 1953, quando venne poi nominato, dal Vescovo Santin, Rettore del Seminario Vescovile di Trieste.
Mons. Marcello Labor, nato a Trieste l’8 luglio 1890 e tornato alla casa del Padre il 29 settembre 1954, è stato un letterato, scrittore e medico italiano. Ricercatore in campo medico, fu anche studioso di questioni sociali, educatore e teologo, Papa Pio XII lo nominò Prelato domestico di Sua Santità.
Laureato in medicina presso l’Università di Graz, si sposò nel 1912 e nel 1914, assieme alla moglie ricevette il Battesimo nella chiesa di Maria Verundingung a Lubiana. Esercitò la professione medica a Pola e si distinse per l’amorevole cura agli ammalati, specialmente dei più poveri. Dopo la morte della moglie, avvenuta nel 1934, nel 1937 emise la Professione nel Terz’Ordine Francescano. Nel 1938, avendo sistemato i figli ormai adulti, lasciò la professione medica avendo avvertito la chiamata al sacerdozio e fu accolto dall’arcivescovo mons. Santin che lo inviò per gli studi teologici presso il Seminario Patriarcale di Venezia.
Venne ordinato sacerdote da mons. Santin il 21 settembre del 1940 nella Cattedrale di San Giusto. Nominato Rettore del Seminario Interdiocesano di Capodistria, subì persecuzioni per le sue origini ebraiche e, esiliato dai nazisti, esercitò il ministero sacerdotale quale cappellano di Fossalta di Portogruaro. Nel 1945 fece rientro a Capodistria e nel 1947 subì l’arresto da parte delle autorità comuniste di Tito. Graziato per le precarie condizioni di salute, riparò a Trieste. Venne nominato Padre spirituale del Seminario Centrale di Gorizia e poi Canonico e Parroco della Cattedrale di San Giusto in Trieste, fino alla nomina a Rettore del Seminario Vescovile di Trieste.
Il 29 settembre 1954 mons. Labor muore per infarto e dopo le solenni esequie tenutesi nella Cattedrale di San Giusto, l’1 ottobre 1954, che videro una straordinaria partecipazione di popolo, venne sepolto nel Cimitero di Sant’Anna nel campo riservato ai sacerdoti.
Il 26 maggio 1996 il Vescovo Bellomi, con la pubblicazione dell’editto, avviava la causa di beatificazione del Servo di Dio Marcello Labor. A seguito dell’apertura del processo diocesano, le spoglie di mons. Labor vennero traslate il 29 settembre 1997 nella chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, presso l’altare del Crocifisso, in un’urna bronzea posata su un monumento in pietra d’Orsera e marmo di Carrara. L’11 giugno 2000 mons. Ravignani chiuse il processo diocesano per la beatificazione di mons. Marcello Labor ed inviò la documentazione a Roma alla Congregazione delle Cause dei Santi.
L’1 febbraio 2002 La Santa Sede ha emesso il Decreto di Validità della documentazione prodotta ed ha avviato la procedura di esame delle virtù eroiche e della fama di santità del Servo di Dio Marcello Labor. Successivamente, il 5 luglio 2004, è stata licenziata la Positio che raccoglie in 1200 pagine gli scritti, i documenti e le testimonianze di una novantina tra vescovi, sacerdoti, religiosi e laici.
Il 16 novembre 2012 mons. Vittorio Cian, postulatore della Causa, si è recato a Roma, latore di una lettera dell’arcivescovo mons. Crepaldi per sollecitare la Congregazione a prendere in esame i documenti relativi alla Causa di mons. Labor, ottenendo la fissazione di tale esame da parte dei Consultori teologi nella sessione del 14 febbraio 2014. Il positivo esame è stato poi sottoposto alla sessione ordinaria dei cardinali e vescovi che hanno presentato le loro risultanze al Santo Padre Francesco.
Ora con la promulgazione del decreto del 5 giugno 2015, pubblicato sull’Osservatore Romano del 7 giugno, mons. Marcello Labor è proclamato venerabile.
Il Vescovo, Mons. Cian e l’Associazione Siloe, Amici di mons. Marcello Labor, invitano a continuare la ininterrotta rete di preghiera per ottenere il miracolo necessario alla beatificazione.