Celebrazione del 25 aprile alla Risiera di San Sabba

PREGHIERA

25 aprile 2015

Trieste, Risiera di San Sabba

+ Giampaolo Crepaldi

 

Nel contesto delle celebrazioni per il 25 di aprile, qui nella Risiera di San Sabba, vogliamo ricordare tutti coloro, uomini e donne, che sono stati barbaramente privati della loro vita. E’ Papa Francesco a ricordarci che la nostra umanità ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie: la prima, quella che generalmente viene considerata come ‘il primo genocidio del XX secolo; essa ha colpito il popolo armeno, insieme ai siri cattolici e ortodossi, agli assiri, ai caldei e ai greci. Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini, anziani e persino bambini e malati indifesi. Le altre due furono quelle perpetrate dal nazismo e dallo stalinismo. E più recentemente altri stermini di massa, come quelli in Cambogia, in Ruanda, in Burundi, in Bosnia. Eppure sembra che l’umanità non riesca a cessare di versare sangue innocente…. Arrivando ai nostri giorni, Papa Francesco ha definito il nostro tempo come un tempo di guerra, una terza guerra mondiale a pezzi, in cui assistiamo quotidianamente a crimini efferati, a massacri sanguinosi e alla follia della distruzione. Ancora oggi sentiamo il grido soffocato e trascurato di tanti nostri fratelli e sorelle inermi, che a causa della loro fede in Cristo o della loro appartenenza etnica vengono pubblicamente e atrocemente uccisi – decapitati, crocifissi, bruciati vivi –, oppure costretti ad abbandonare la loro terra. Anche oggi stiamo vivendo una sorta di genocidio causato dall’indifferenza generale e collettiva, dal silenzio complice di Caino che esclama: “A me che importa? Sono forse io il custode di mio fratello?” Per le vittime della Risiera, ma anche per tutte le vittime dei genocidi del secolo scorso e del nostro tempo, vogliamo ora pregare il Signore.

Signore Dio nostro, Gospod naš Bog,
ogni anno veniamo qui a ricordare e a pregare
perché non venga meno il ricordo di coloro
che incarcerati in questo orrore hanno subito
l’oltraggio alla dignità di uomini liberi
e le cui vite sono state spezzate.

Una volta ancora affidiamo tutti questi nostri fratelli
Al Tuo amore perché inTe abbiano la pace e la vita senza fine.
E tu, o Dio, Signore dei vivi e dei morti
Ascolta la nostra preghiera
Ti, Gospod živih in mrtvih, usliši našo prošnjo.
Amen