Messaggio dell’Arcivescovo alla Comunità parrocchiale della Beata Vergine Addolorata

MESSAGGIO

 

 

Carissimi fratelli e sorelle della Comunità parrocchiale della Beata Vergine Addolorata.

 

  1. Vengo a voi con questo mio messaggio per condividere alcune riflessioni che mi sono state sollecitate dalla situazione che si è venuta a creare nella vostra Comunità parrocchiale in seguito alla decisione del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Servi di Maria, di interrompere la presenza dei loro Frati a Valmaura per mancanza di vocazioni. Non vi nascondo che la decisione del Consiglio è stata accolta da me con profondo dispiacere e con non poca preoccupazione per le conseguenze che poteva avere sulla vita diocesana a fronte di una crescente carenza anche di sacerdoti locali. Comunque, con spirito di autentica fraternità, di sincera collaborazione e di reciproca comprensione – di questo desidero ringraziare di cuore p. Lino Pacchin Priore Provinciale – si è proceduto nella ricerca di quelle opportune ed efficaci intese che permettono un passaggio sereno nella cura pastorale della parrocchia dall’Ordine dei Servi di Maria al clero diocesano entro il mese di settembre.

 

  1. Il doloroso distacco dai Servi di Maria ci porta con la memoria al 1937 quando iniziò la loro preziosa presenza a Trieste. Una presenza indimenticabile che permise di dare un volto cristiano e umano alla comunità di Valmaura; una presenza di grazia per l’annuncio della Parola, per le attività di catechesi e formazione rivolte ai bambini e ai giovani, per la vita sacramentale, soprattutto domenicale con la celebrazione della santa Eucaristia che ha visto il formarsi e il fiorire di una comunità cristiana; una presenza piena di bontà e carità verso i poveri, i sofferenti, i malati e gli anziani; una presenza mariana che ha allargato il cuore di Valmaura alla venerazione della Madre di Dio e della Madre della Chiesa e alla devota preghiera alla Madre Addolorata, alla Madre che consola ogni dolore. Come potete capire sono tanti i motivi che rendono duro e difficile il distacco, ma, in una sana prospettiva di fede, si tratta di motivi che per le presenti circostanze devono diventare occasione di gratitudine al Signore per aver donato alla Chiesa di Trieste e alla comunità parrocchiale di Valmaura i Servi di Maria che hanno scritto, con semplicità evangelica e impagabile carità pastorale, una significativa pagina di storia ecclesiale, rilevante anche per tutta la nostra città. Il prossimo 14 di settembre, festa dell’Addolorata, sarà l’occasione per manifestare al Signore, alla Madonna e a padre Enrico Maria Rossi e a padre Francesco Rigobello la gratitudine di tutti.

 

  1. Con la buona volontà di camminare uniti nel guardare con serenità al futuro, sono ora a chiedervi di accogliere, all’inizio dell’anno pastorale, i sacerdoti diocesani che, con grande spirito apostolico, hanno accettato di venire tra voi. Le loro nomine saranno rese pubbliche nei primi giorni di settembre. Essi continueranno, con lo stesso amore per il Signore e per la Chiesa, l’opera dei Servi di Maria. Sono pertanto a chiedervi di iniziare a pregare per loro affinché il Signore benedica fin da ora le loro persone e il loro futuro ministero. Sono anche a chiedervi di predisporre il vostro animo ad una leale e fattiva collaborazione con il loro impegno pastorale tra di voi. Inoltre, spero che, con la sapiente guida dei nuovi sacerdoti, si possa continuare a mantenere viva in parrocchia la spiritualità mariana tipica dei Servi di Maria.

 

Nel ringraziare p. Enrico Maria Rossi e p. Francesco Rigobello per tutto il lavoro pastorale svolto per il bene delle vostre anime e tutti voi per l’attenzione che avete prestato a questo mio messaggio, desidero affidarvi alla materna protezione di Maria. Tutti benedico di cuore.

 

+ Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo

 

Trieste, 21 luglio 2014