San Nicolò | Lettera del Vescovo ai bambini

 

 

SAN NICOLO’ 2013

 

Lettera del Vescovo ai bambini

 

 

Carissimi bambini, carissime bambine,

           come sapete, il 6 di dicembre si festeggia San Nicolò, un santo molto amato qui a Trieste. Un giorno mentre ero con un gruppo di vostri amici, una bambina con una testa piena di capelli ricci, una certa Sara mi pare, mi chiese: “Come ha fatto San Nicolò a diventare Santo?”. Lì per lì rimasi sorpreso della domanda, ma, dopo averci pensato su un po’, diedi questa risposta: “E’ diventato Santo perché voleva molto bene a Gesù”. Guardai Sara per vedere se la risposta l’aveva soddisfatta, ma mi accorsi che nella sua testa era già presente un’altra domanda, che mi fece quasi subito: “Cosa bisogna fare per voler bene a Gesù?”. Alla domanda di Sara risposi subito con queste parole: “San Nicolò pregava”. Dopo questa mia risposta Sara se ne uscì con un’affermazione che lasciò tutti a bocca aperta: “Allora anch’io sono santa perché prego Gesù ogni mattina e ogni sera”. Riccardo, un amico di Sara, che gli sedeva accanto, disse: “Se tu sei santa… sono santo anch’io!”. A quel punto cominciò una gran discussione e anche un po’ di confusione. Poi ritornò la calma necessaria che mi permise di dire alcune cose. Queste: “Sì, bambini, la preghiera è stare con Gesù, nel suo amore e nella sua comunione. Se volete diventare santi bisogna pregare ogni giorno. Per esempio, pregare con la mamma, il papà e gli altri fratelli partecipando alla Messa la domenica. Ma, pregare anche prima dei pasti e in qualche circostanza importante. Dire insieme un’Ave Maria, un Padre Nostro… Si può anche pregare da soli al mattino, alla sera prima di dormire, o a scuola insieme con gli altri bambini, quando avete bisogno dell’aiuto del Signore…”.

           Cari bambini, io non so se Sara è santa, ma Sara ha ragione quando ci fa intuire che la strada della santità è la strada della preghiera e che la strada della preghiera è la strada della santità.

           Vi benedico e vi auguro un buon San Nicolò.

 

Vescovo Giampaolo