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V Sinodo Diocesano | Conferenza stampa di presentazione

Si è svolta lunedì 8, con la presenza dell’Arcivescovo Crepaldi, la conferenza stampa di presentazione del V Sinodo Diocesano della Chiesa tergestina. La Diocesi di Trieste, dopo due anni di preparazione, –  il primo dedicato alla Parola di Dio, alla riscoperta della Scrittura, il secondo dedicato all’Eucaristia – giovedì 11 ottobre celebrerà solennemente l’Apertura del Sinodo che rappresenta un importate evento spirituale e di comunione per l’intera Chiesa locale.

L’Arcivescovo ha ripercorso la storia della nostra Chiesa attraverso i Sinodi indetti dentro congiunture storiche e culturali molto complesse: il primo nel 1374 indetto dal vescovo Enrico de Wildenstein con i problemi del tardo medioevo, il secondo nel 1460 dal vescovo Antonio Goppo, nel periodo dell’affermazione dell’umanesimo e del rinascimento, il terzo nel 1628 dal vescovo Rinaldo Scarlicchio,  legato alla riforma tridentina e il quarto nel 1959 indetto da mons. Antonio Santin nel periodo seguente la seconda guerra mondiale con tutti i problemi legati al nostro territorio e alla ristrutturazione della Diocesi.

Il V Sinodo affronterà un altro nodo importante e fortemente attuale che è il tema della Fede. Proprio nel giorno del 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, giorno scelto da Papa Benedetto XVI per l’inizio dell’anno della Fede per tutta la Chiesa universale, la nostra Diocesi inizierà il percorso che porterà i 300 sinodali a confrontarsi sui temi esposti e proposti dal Pontefice per affrontare questa stagione segnata da una crisi della Fede.

Sono stati presentati i Lineamenta, che saranno ufficialmente consegnati ai sinodali l’11 e che al numero 5 riprendono una serie di domande, di sfide che il Sinodo dovrà con coraggio affrontare. I Lineamenta sono cioè il piano di lavoro del Sinodo e non contengono soluzioni ma i problemi da affrontare, le sfide da raccogliere e alcune indicazioni e metodi su come affrontarli.

Il Sinodo durerà tre anni: il primo sarà dedicato in particolare alla fede annunciata, il secondo alla fede celebrata, il terzo alla fede vissuta e testimoniata.

L’Apertura solenne si terrà giovedì alle ore 19 nella cattedrale di San Giusto.

Per iniziativa dell’Azione Cattolica una fiaccolata partirà da Sant’Antonio Nuovo e raggiungerà la Cattedrale per ricordare l’apertura del Concilio Vaticano II. I sinodali si troveranno sul piazzale del Castello ed entreranno processionalmente in cattedrale passando proprio fra i giovani dell’AC.

Al termine della celebrazione verranno consegnatati ai sinodali i Lineamenta e il Regolamento del Sinodo, seguiranno poi, a partire dal 21 ottobre le Sessioni di lavoro vere e proprie con le Congregazioni generali e la composizione delle Commissioni di lavoro nei vari ambiti proposti per il Sinodo.

E’ stato poi presentato il sito internet dedicato al Sinodo e il logo del Sinodo stesso di cui riportiamo la descrizione: “il logo del Sinodo ha un rimando immediato all’immagine di un albero formato da uomini il cui tronco è rappresentato da Gesù in croce che sorregge e porta linfa. Il richiamo simbolico infatti è soprattutto all’albero della vita, legato al ritmo delle stagioni (ora viviamo quella del Sinodo) e portatore dì frutti (ciò che lo Spirito Santo suggerirà ai sinodali). La chioma verde, che in alcune applicazioni si arricchisce di tanti colori, rappresenta la Chiesa triestina, nella sua ricchezza e diversità. Sarà grazie al lavoro del Sinodo che potrà germogliare, crescere, e fruttificare. Oltre al nero, le cromie utilizzate nel logo sono due: il marrone per richiamare il tronco dell’albero e il verde per la chioma. Nella simbologia biblica il verde della vegetazione è strettamente collegato con l’acqua, quindi con la vitalità; rami di piante verdi significano vita.