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“Progetto di accompagnamento economico”: Caritas e Fondazione CRTrieste

Si è svolta mercoledì, nella sede della Fondazione CRTrieste, la conferenza stampa di presentazione del “Progetto di accompagnamento economico” che per il terzo anno consecutivo vede come partner la Caritas diocesana di Trieste e la Fondazione CRTrieste, in un lavoro di rete che coinvolge a diversi livelli gli Enti locali territoriali.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa emesso al termine della conferenza stessa.

 

COMUNICATO STAMPA

 

Caritas Diocesana di Trieste e Fondazione CRTrieste insieme per il terzo anno del PROGETTO DI ACCOMPAGNAMENTO ECONOMICO”

Anche la Provincia e il Comune di Trieste e i Comuni di Muggia e San Dorligo-Dolina sostengono il progetto che in soli 34 mesi ha aiutato 354 famiglie in difficoltà

Un progetto per aiutare le persone e le famiglie in difficoltà, attraverso la diffusione di una corretta educazione alla gestione delle proprie risorse economiche e, in casi particolari, attraverso la concessione di mini prestiti di solidarietà (senza interessi) o piccoli contributi a fondo perduto: questo in sintesi il contenuto del “Progetto di accompagnamento economico” promosso dalla Caritas Diocesana di Trieste e dalla Fondazione CRTrieste.

La Fondazione CRTrieste sostiene anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa sia dal punto di vista economico, con l’erogazione di cinquantamila (50.000,00) euro destinati al Fondo di Solidarietà Caritas, sia con una partecipazione attiva alla gestione e al monitoraggio del progetto.

Rinnovata anche la collaborazione del Comune di Trieste che, riconoscendo la validità del progetto, sia per la sua rispondenza ad un’esigenza di intervento già rilevata dal servizio sociale comunale, sia per la sua potenziale funzione di prevenzione di nuove situazioni di povertà ed esclusione sociale, ha deliberato anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, l’assegnazione di un contributo di ventimila (20.000,00) euro destinato principalmente all’erogazione di prestiti e ha messo in campo i coordinatori delle Unità Operative Territoriali dell’Area Promozione e Protezione Sociale.

Non mancano i Comuni di Muggia e di San Dorligo-Dolina, associati nell’Ambito sociale 1.3, con i quali, nel 2010, è stato siglato un protocollo d’intesa per il finanziamento biennale del progetto per un totale di trentamila (30.000,00) euro, la gestione dei servizi e la messa in campo di operatori e assistenti sociali.

Dallo scorso anno anche la Provincia di Trieste ha scelto di aderire al “Progetto di accompagnamento economico” sia stanziando un contributo di trentasettemila (37.000,00) euro che verificando l’andamento generale dell’iniziativa e monitorando i risultati determinati dal contributo provinciale.

Avviato dalla Caritas di Trieste nel dicembre del 2008, in forma sperimentale e con fondi propri, il progetto di durata triennale si è via via allargato ad altre realtà che l’hanno condiviso e ne hanno dato un sostanziale contributo in termini economici e di personale. Due le specifiche commissioni che hanno avuto il compito di seguire l’attività istruttoria: una per Trieste, formata da un rappresentante della Caritas, uno della Fondazione CRTrieste, uno del Comune di Trieste e uno della San Vincenzo de Paoli, e l’altra per Muggia, costituita da due rappresentanti della Caritas, dal coordinatore dei servizi sociali e dagli assistenti sociali dell’Ambito distrettuale 1.3 Muggia/San Dorligo-Dolina.

Il servizio di accompagnamento si rivolge ai residenti dei Comuni di Trieste, di Muggia e di San Dorligo-Dolina. Al servizio possono avere accesso anche persone o nuclei familiari con redditi che superano i limiti massimi previsti dai parametri fissati dai Comuni per gli interventi assistenziali. Le persone sono seguite dalla Caritas attraverso 4 assistenti economici volontari e 4 operatori sociali del Centro di ascolto. Ad affiancarli ci sono inoltre gli assistenti sociali dei Comuni interessati e altri operatori sociali presenti sul territorio. Partendo dall’unica esigenza di offrire un servizio di orientamento e consulenza economica, il progetto si diversifica sul territorio della provincia nelle modalità di finanziamento e di realizzazione. Nello specifico due sono i fondi legati ai territori alimentati da risorse messe a disposizione da enti, pubblici e privati, fondazioni, enti religiosi e soggetti singoli: il Fondo di Solidarietà Caritas Trieste, al quale possono accedere le famiglie e le singole persone residenti nel Comune di Trieste e il Fondo “Essere solidali a Muggia e a San Dorligo-Dolina”, per i residenti nei Comuni di Muggia e di San Dorligo-Dolina.

Complessivamente in 34 mesi, su 354 famiglie prese in carico tra Trieste, Muggia e San Dorligo-Dolina gli incontri con gli utenti sono stati oltre 1.700, e ammontano a oltre trecentoquarantetremila (343.000,00) euro il totale degli interventi economici. Di questo importo oltre duecentocinquantunomila (251.000,00) euro sono serviti a finanziare i prestiti di solidarietà a tasso zero mentre quasi novantaduemila (92.000,00) euro sono stati destinati a contributi a fondo perduto. L’aggravarsi della crisi economica italiana ha visto, rispetto al 2010, un graduale aumento delle richieste di contributo a fondo perduto.

L’attività di accompagnamento economico degli operatori della Caritas prevede incontri e controlli sui pagamenti delle rate almeno una volta al mese e, nei casi più complessi, incontri con le persone anche una volta alla settimana. Quanto alla composizione dell’utenza il 55% sono donne e il 45% uomini. Gli italiani sono l’80%, i comunitari sono il 4% e gli extracomunitari sono il 16%. La composizione media del nucleo familiare è di 3 persone con 1 minore a carico e solo in pochi casi si ha la presenza di anziani in casa. Solo il 57% degli assistiti lavora, principalmente come impiegati (57%) o come operai (27,5%) e se non lavorano è perché sono disoccupati (il 50% di chi non lavora).

Il 65% dei nuclei assistiti vive in case in affitto e nel 57% dei casi i finanziamenti servono per pagare principalmente affitti e bollette, poi l’automobile e infine gli elettrodomestici.

Il reddito medio del nucleo familiare è di millecentottantanove (1.189,00) euro, in aumento rispetto al 2010 quando era di millequaranta (1.040,00) euro.

L’analisi dei dati della Caritas Diocesana vede con sempre maggior frequenza l’avvicinarsi al servizio di nuclei familiari del territorio della provincia di Trieste con un reddito medio mensile che si attesta intorno ai milleduecento (1.200,00) euro, dunque in una fascia di impoverimento (famiglie “appena povere” come le definisce l’ISTAT). Una tendenza rilevata anche dagli operatori degli sportelli dei Servizi sociali dei Comuni interessati dove sta divenendo sempre più frequente l’accesso di un’utenza non tradizionale, in situazioni economiche drammatiche non sempre connotate da problematiche di disagio sociale, ma quasi esclusivamente conseguenza della crisi economico-finanziaria che ha attraversato e sta attraversando il nostro Paese. Nell’ambito delle attività realizzate dalla Caritas Diocesana di Trieste, appare nutrita anche la casistica di situazioni, sia individuali che familiari, di povertà o rischio di povertà, spesso originate da forte indebitamento (ad esempio il ricorso smodato all’uso di carte di credito, prestiti da finanziarie o mutui) o da dipendenze (come ad esempio il gioco d’azzardo) e molte volte caratterizzate dall’incapacità della persona di adottare uno stile di vita adeguato alle proprie possibilità.

Alla base della maggior parte dei casi, dunque, c’è la mancanza di capacità di gestione delle proprie entrate. Ed è proprio su questo che vanno a lavorare gli operatori e le istituzioni che insieme sviluppano il “Progetto di accompagnamento economico”, cercando di illustrare i danni dell’accesso al credito al consumo e di proporre progetti che riportino le famiglie ad uno stile di vita che sia corrispondente alle proprie risorse. 

Alla conferenza stampa di questa mattina hanno partecipato il Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRTrieste, Renzo Piccini; il Vescovo di Trieste Monsignor Giampaolo Crepaldi, Presidente della Caritas Diocesana di Trieste; Don Roberto Pasetti e Marco Aliotta rispettivamente Direttore e Responsabile dell’Osservatorio della Povertà della Caritas Diocesana di Trieste.

Sono inoltre intervenuti Roberta Tarlao, Assessore alle Politiche sociali e immigrazione della Provincia di Trieste; Laura Famulari, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste e Giorgio Kosic, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Muggia, nella sua veste di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito distrettuale 1.3 Muggia-San Dorligo/Dolina.

Ricordiamo che enti, pubblici e privati, fondazioni, enti religiosi e soggetti singoli possono sostenere il finanziamento del progetto attraverso un contributo:

Fondo di Solidarietà Caritas Trieste

Conto corrente Banco Posta n. 95437620 (IBAN: IT 23 V 07601 02200 000095437620) e quello Banca Antonveneta n. 2022015 (IBAN: IT 15 U 05040 02232 000002022015) intestati a Diocesi di Trieste – Caritas Diocesana.

Fondo Essere solidali a Muggia e S. Dorligo-Dolina

Conto Corrente Banca Antonveneta n. 2022108 (IBAN: IT 46 Z 05040 02232 000002022108) intestato a Diocesi di Trieste – Caritas  Diocesana.