DIOCESI DI TRIESTE
44° Natale Sub
+Giampaolo Crepaldi
Sant’Antonio Taumaturgo, 26 dicembre 2020
Cari amici del Sub Sea Club di Trieste, cari fratelli e sorelle!
1. La pandemia da coronavirus – che da molti mesi ormai, con le sue emergenze sanitarie e sociali, sta sconvolgendo l’esistenza di tante persone e famiglie e il ritmo ordinario della nostra Trieste – ha costretto il vostro Club a riprogrammare l’evento del Natale Sub che, con un crescendo di partecipazione popolare, caratterizza da moltissimo tempo il periodo natalizio della nostra città. Ogni anno, infatti, l’evento viene vissuto con gioioso interesse nelle rive da centinaia di persone: appassionati del mare, ex palombari, familiari dei sub, pompieri, poliziotti, uomini della Guardia Costiera e carabinieri, cittadini comuni. Quest’anno, nonostante le circostanze tante avverse a causa della pandemia, il vostro Club, con lungimirante determinazione, non ha voluto rinunciare all’evento ed ha programmato questa Santa Messa a Sant’Antonio Nuovo, quale segno luminoso di una volontà di andare avanti anche in questo periodo sofferto e complicato, con la consapevolezza che, con la nascita di Gesù a Betlemme, siamo stati raggiunti da un messaggio di fiducia e di speranza che conforta e dona forza. Per questo motivo e a nome della nostra Città, desidero ringraziare di cuore il Presidente del Club, tutti i Soci e il cappellano don Francesco Pesce che, con il loro Natale Sub, pur celebrato in forma inedita, intendono augurare a tutti i triestini un sereno Natale ed un felice anno nuovo, nello spirito di amicizia che lega le persone e nel desiderato auspicio di tornare presto a vivere una vita normale.
2. Cari amici del Sub Sea Club di Trieste, cari fratelli e sorelle, il Natale Sub ricorda a tutti che, più di duemila anni fa, a Betlemme, Dio si è fatto uomo e ha preso dimora fra noi, raggiungendoci con il suo amore. Nella Messa della notte del Natale, celebrata nella Basilica di San Pietro l’altro giorno, Papa Francesco ha detto che Dio “Ci vuole bene sempre, più bene di quanto noi riusciamo ad averne per noi stessi. È il suo segreto per entrare nel nostro cuore. Dio sa che l’unico modo per salvarci, per risanarci dentro, è amarci: non c’è un altro modo. Sa che noi miglioriamo solo accogliendo il suo amore instancabile, che non cambia, ma ci cambia”. Facendo tesoro di queste illuminanti parole, in questa Santa Messa natalizia vogliamo affidare all’abbraccio del Padre celeste tutti gli uomini e le donne di mare che ci hanno lasciato. Vogliamo anche pregare per coloro che si trovano in situazioni di grave sofferenza a causa di sequestri di navi o per altri motivi. La nostra preghiera si allarga, coinvolgendo quanti patiscono le terribili conseguenze della pandemia da coronavirus: malati, anziani, famiglie, disoccupati, poveri e bisognosi. L’amore di Gesù Bambino, infatti, ci trasforma e guarisce, rendendoci capaci di imboccare le strade della carità e della solidarietà verso coloro che sono nella povertà e nel bisogno. Il suo amore disarmato e disarmante ci ricorda che il tempo che abbiamo non serve a piangerci addosso, ma a consolare le lacrime di chi soffre. Con il Natale di Gesù, come scrisse una poetessa, «la residenza di Dio è accanto alla mia. L’arredo è l’amore» (E. Dickinson, Poems, XVII). Al Presidente, ai Soci del Club, a tutti auguro un sereno e santo Natale!