DIOCESI DI TRIESTE
20° ANNIVERSARIO DELLA CHIESA
DI NOSTRA SIGNORA DI LOURDES
✠ Giampaolo Crepaldi
Altura, 20 dicembre 2020
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!
1. Sono particolarmente grato al parroco don Giuseppe Colombo e a tutta la comunità parrocchiale per l’invito che mi è stato rivolto a condividere il significativo ricordo del 20° anniversario della consacrazione della vostra chiesa. Dedicata a Nostra Signora di Lourdes, la chiesa parrocchiale – progettata dagli architetti Paolo Gasparini, Giulio Marchi e Mario Dolce – è stata consacrata, assieme all’altare, il 17 dicembre del 2000 dal mio predecessore Mons. Eugenio Ravignani. Nel ricordo di quel singolare evento che segnò la vita della vostra comunità cristiana e anche dell’intero quartiere di Altura, con questa celebrazione liturgica vogliamo oggi confermarne le ragioni spirituali di vent’anni fa per guardare con speranza e fiducia al futuro. Vogliamo soprattutto ringraziare il Signore per il fiume di grazia che qui ha alimentato la vita della vostra comunità cristiana: ricordiamo coloro che con il Battesimo e la Cresima hanno iniziato e consolidato la vita nuova in Cristo; coloro che, caduti nel peccato, qui si sono riconciliati con Dio e con i fratelli; coloro che hanno santificato il loro amore con il sacramento del Matrimonio; coloro che qui hanno ricevuto l’ultimo saluto che li ha consegnati all’abbraccio del Padre celeste. Ricordiamo i sacerdoti che qui hanno celebrato la Santa Messa e hanno guidato la comunità sulle strade del Vangelo di Gesù; le tante persone che, in maniera generosa e nascosta, hanno curato l’edificio e il suo decoro. Tanti poveri e bisognosi, qui hanno trovato il conforto e il sostegno della carità cristiana. Tante persone – piccole e grandi, famiglie e singole, serene o afflitte da sventure – si sono qui riunite in preghiera per incontrare il Signore e incontrarsi nel Signore.
2. Carissimi fratelli e sorelle, la vostra chiesa è il segno visibile dell’unico vero tempio che è il corpo personale di Cristo e il suo corpo mistico, la Chiesa. È un luogo sacro non perché sono sacre le pietre materiali che lo compongono, ma perché sono santi i cristiani che vi si radunano. A orientarci in questa direzione ci sono le Letture che abbiamo ascolto in questa IV Domenica di Avvento. In esse troviamo due protagonisti: il primo, è il re Davide desideroso di costruire una casa per il Signore; il secondo, è la Vergine Maria che diventa essa stessa la casa di Dio, poiché è nel suo grembo che il Verbo si fece carne. In questa prospettiva, ognuno di noi è chiamato come Maria a diventare casa di Dio. Concretamente, il costruire una casa per Dio va declinato tutto in chiave eucaristica, dove è proprio l’ascolto della Parola e la Comunione al pane e al vino nella Santa Messa a costituire la comunità come casa di Dio. Si racconta che san Filippo Neri una volta disse ai chierichetti di seguire una persona con i ceri accesi dicendo loro: “Dopo aver fatto la comunione è divenuta un tabernacolo vivente, seguitela, perché porta il Signore nel mondo”. Facciamo nostro quindi quello che san Paolo scrisse nella Prima Lettera ai Corinti: “Non sapete che voi siete tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in voi?” (3,16). In questa Domenica che precede il Natale guardiamo a Maria, alla quale è dedicata la vostra chiesa, e chiediamo la grazia di vivere l’abbandono fiducioso nel suo Figlio Gesù e la carità verso chi è povero e nel bisogno.