Avere a Trieste in occasione di Euroscience Open Forum il Sig. Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, è un grande onore e motivo di profonda gratitudine, perché significa avere qui proprio il braccio destro del Santo Padre Francesco. Il Segretario di Stato è, infatti, il primo collaboratore del Papa.
Come scrissi nel mio messaggio alla città per la presenza di ESOF a Trieste, la Diocesi ha accolto con gioia il prestigioso riconoscimento internazionale: Trieste e la scienza vanno a braccetto, vista la grande presenza di centri di ricerca di altissimo livello. Stimolata da questo dato, la Chiesa diocesana ha attivato da alcuni anni un “Laboratorio fede e scienza”. È stata una richiesta del Sinodo Diocesano che ho incentivato con convinzione e determinazione. Inoltre, grazie ad un significativo contributo della Regione, sta nascendo proprio nella nostra città un “Istituto di ricerca su etica, scienza e teologia in contesto ecumenico”.
ESOF vuol far dialogare scienza, tecnologia, società e politica. Mi sembra, quindi, particolarmente significativo che ad aprire l’Euroscience Open Forum sia il Cardinale Parolin con un intervento non meramente tecnico, bensì capace di tracciare orizzonti, a stimolare scelte veramente etiche, a rimettere al centro l’uomo nella sua integralità quale finalità propria di ogni ricerca. Perché, come scrisse San Paolo VI, scienza e tecnologia debbono portare ad uno sviluppo di tutto l’uomo e di tutti gli uomini, uno sviluppo umano integrale, sussidiato da una cultura della cura, come afferma Papa Francesco, capace di delineare i profili e gli orizzonti umanistici della ricerca scientifica e tecnologica. L’ESOF triestino vuol quindi segnare il passo, anche per un dialogo effettivo ed efficace tra fede e scienza.
+ Giampaolo Crepaldi
Trieste, 1 settembre 2020