Trieste, 11 ottobre 2018
Lettera aperta alla cittadinanza e alle Istituzioni
Noi, rappresentanti religiosi delle varie Comunità e fedi presenti a Trieste, ci richiamiamo ai principi della costituzione italiana, ricordando sia i punti fondamentali della Carta di Trieste ICHD del 1998:
“Rispettare la dignità umana e riconoscere ed accettare diversità etniche, culturali e religiose; combattere ogni forma di discriminazione; appoggiare ogni tentativo inteso a distribuire secondo giustizia le risorse del pianeta; operare per il mantenimento della pace condannando ogni forma di guerra, terrorismo ed ogni altra forma di aggressione e di sopruso”;
sia il preambolo della Carta Europea del 2004:
“Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l’Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.”
Preoccupati per l’acuirsi di manifestazioni di razzismo e di intolleranza in tutta Europa e nella nostra città, dal fatto che sembra farsi strada una forma di assuefazione a richiami di ideologie causa, nel recente passato, di odio razziale e di discriminazione del diverso per lingua, etnia, handicap e religione, vogliamo lanciare un appello a tutti.
Trieste, città dalla storia complessa e martoriata, più volte strumentalizzata in passato, è riuscita a costruire tra le sue diverse comunità, un rispetto e un dialogo basato su una “voce comune”, che afferma il diritto e la libertà di tutti quale fondamento per una società giusta ed accogliente.
Siamo, inoltre, preoccupati che le giovani generazioni vengano “avvelenate” dal diffondersi di ideologie contrarie al rispetto della dignità umana, all’armonia e all’unità dei popoli, portando nella società orrore e odio.
Siamo uniti nel ricordare che condividiamo e sosteniamo con fermezza tesi che si ispirino alla pace, all’uguaglianza e alla solidarietà.
Esortiamo i cittadini a mandare un messaggio chiaro, affinché la nostra città, nel giorno della festa laica e religiosa di Trieste, sia risparmiata da manifestazioni di ideologie che richiamano ad un passato tragico.
Firmatari:
Rav Dott. Eliahu Alexander Meloni, Rabbino della Comunità Ebraica di Trieste
Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo – Vescovo di Trieste
Dr. Nader Akkad, Imam di Trieste – Centro culturale islamico di Trieste
Dott. Aleksander Erniša, Pastore della Comunità Evangelica Luterana di Confessione Augustana
Pastore Dieter Kampen, Pastore delle Comunità Evangeliche Elvetica, Metodista e Valdese
Dott. Michele Gaudio, Ministro di Culto Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno
Padre Gregorios Miliaris, Archimandrita Greco Ortodosso
Padre Raško Radović, Protopresbitero Serbo Ortodosso
Padre Constantin Eusebio d. Negrea, Parroco della Parrocchia e Comunità Ortodossa Romena di Trieste
Monaca ani Sherab Choden (Malvina Savio), Presidente Centro Dharma Buddhista Tibetano Sakya Kunga Choling
Claudio Caramia, Membro Comitato Direttivo Nazionale Religioni per la Pace Italia
Si associano:
Alessandro Salonichio, Presidente della Comunità Ebraica di Trieste
Raul Matta, Presidente della Comunità Evangelica Metodista
Gianfranco Hofer, della Chiesa valdese di Trieste
Dea Moscarda, del Centro Studi evangelico “Albert Schweitzer”