Lunedì 4 giugno il Signore ha chiamato a sè mons. Antonio Canziani, sacerdote diocesano da 69 anni. Nato a San Lorenzo di Daila presso Umago il 21 settembre 1926, fu da sempre Sangiacomino, rione dove frequentò le scuole. Entrato nel Seminario di Gorizia e conclusi gli studi teologici, fu ordinato sacerdote dal Vescovo mons. Antonio Santin il 26 giugno 1949, con la dispensa papale di Pio XII per la sua giovane età.
Iniziò il suo servizio pastorale in Diocesi presso la Parrocchia di Petrovia di Umago. In periodi tristissimi di aperta persecuzione religiosa nella cosiddetta ex “Zona B” dell’Istria sotto occupazione jugoslava rimase al suo posto di parroco con grande coraggio dando testimonianza aperta di obbedienza al suo vescovo. Si allontanò, costretto, riparando a Trieste nel 1952, dove assunse il compito di assistente spirituale dei giovani orfani del Collegio dell’Ente Nazionale Orfani dei Lavoratori Italiani, ed in seguito, quello di cappellano ospedaliero presso il Sanatorio dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale per gli ammalati di tubercolosi. Prestò servizio in varie realtà parrocchiali – a Servola, a San Luigi – ed ebbe poi la cura della cappella Regina Pacis, ora parrocchia, e fu infine parroco della parrocchia dei Ss. Andrea e Rita dal 1986 al 2000. Dal 2000 è stato aiuto alla parrocchia di San Giacomo Apostolo, Comunità che ha servito con umiltà e zelo nonostante i problemi di salute.
Fu insegnante di religione nel comprensorio dell’Istituto tecnico Galvani, a contatto con varie generazioni di giovani, e al fianco di mons. Marzari al collegio Semente Nova.
Nel 2000, quale segno di riconoscimento di una lunga e impegnata vita sacardotale, il Vescovo mons. Ravignani propose ed ottenne per lui la nomina a Cappellano di Sua Santità.
La liturgia esequiale, presieduta dall’Arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi, si terrà venerdì 8 giugno alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo, in Campo San Giacomo. Prima della Celebrazione, sarà esposto nella stessa chiesa a partire dalle ore 9.00.
Mentre affidiamo don Antonio a Cristo Sacerdote e buon Pastore, chiediamo a quanti lo hanno conosciuto, apprezzato e amato, una preghiera di suffragio.