Diocesi di trieste
Associazione “Siloe” amici di Marcello Labor venerabile
invito
alla presentazione celebrativa del Venerabile mons. Marcello Labor
presso il Tempio nazionale di Maria Madre e Regina
Monte Grisa
sabato 30 settembre 2017
con intervento di S.E. Rev.ma mons. Eugenio Ravignani, Vescovo emerito di Trieste
Programma: ore 17.00, S. Rosario nella basilica superiore
a seguire nella sala del tempio
– intervento di S.E. mons. Eugenio Ravignani
– commemorazione a cura di mons. Vittorio Cian, postulatore diocesano
con proiezioni di interesse biografico sul venerabile
– ore 18.30 concelebrazione in basilica
Il 30 settembre, alle ore 17.00, presso il tempio nazionale “Maria Madre e Regina” di Montegrisa, a Trieste, si svolgerà una conferenza in commemorazione di don Marcello Labor, per muovere la causa della sua beatificazione. Saranno presenti monsignor Vittorio Cian, postulatore e penitenziere della cattedrale di San Giusto, il Vescovo emerito di Trieste, monsignor Eugenio Ravignani, padre Luigi Moro, rettore del tempio.
Proclamato venerabile da papa Francesco, don Labor arrivò al sacerdozio dopo esser stato per molti anni medico stimato, amico dei poveri, marito e padre amorevole.
Nato a Trieste nel 1890, la sua vita si svolse tra la sua città e Pola dove lavorava. Dopo la morte della moglie, regalò tutto quello che possedeva ed entrò in seminario. Ordinato sacerdote nel 1940 dal vescovo Antonio Santin, fu rettore del seminario inter-diocesano di Capodistria. Durante la seconda guerra mondiale si rifugiò nel basso Friuli per sottrarsi alle persecuzioni naziste, essendo di origine ebrea; durante quel periodo, fu pure cappellano a Fossalta di Portogruaro, diocesi di Concordia-Pordenone. Nel 1947, a Capodistria fu arrestato e, poi, imprigionato dalle autorità comuniste di Tito. Una volta libero, nel 1948 andò a Gorizia per il suo ministero; poi, divenne parroco di San Giusto e rettore del seminario di Trieste. Ricercato come conferenziere e direttore spirituale, tenne diversi corsi di spiritualità per laici e religiosi in molte parrocchie, tra Veneto e Friuli. Tra i tanti amici di gioventù di don Labor ci furono celebri scrittori come Scipio Slataper e Giani Stuparich. Lui stesso scrisse diversi libri, lasciandoci così bellissime pagine di mistica. Morì (d’infarto) in odore di santità, il 29 settembre 1954.