Festa della Madonna della Salute

DIOCESI DI TRIESTE

Madonna della Salute

+ Giampaolo Crepaldi

Santa Maria Maggiore, 21 novembre 2016

 

Fratelli e sorelle, bratje in sestre,

1.      Sono particolarmente lieto di presiedere questa santa Eucaristia che celebro in occasione della festa – tanto cara alla nostra città di Trieste e ai suoi abitanti – della Madonna della Salute. In questa giornata, in tantissimi abbiamo intrapreso il devoto pellegrinaggio a Santa Maria Maggiore per mettere nel cuore della Madre le nostre preghiere, insieme alle nostre pene e preoccupazioni per la nostra salute: come fanno i figli con le loro madri. Personalmente sono giunto qui accompagnato da una riflessione – insieme semplice e profonda – del papa Albino Luciani, Giovanni Paolo I. Scrisse: «Chi ama currit, volat, laetatur [Chi ama corre, vola, gioisce]. Amare significa correre con il cuore verso l’oggetto amato: ed io ho iniziato ad amare la Vergine Maria prima ancora di conoscerla, mentre da piccolo sedevo sulle ginocchia di mia madre intenta a recitare il Rosario…». Ecco, fratelli e sorelle, bratje in sestre, a portarci qui è stato ed è l’amore per la Mamma celeste.

2.      Fratelli e sorelle, bratje in sestre, venerare la Madonna della salute significa far tesoro della sua divina maternità, che costituisce il fondamento di tutti i privilegi mariani. Quella di Maria non è una maternità solo fisica, ma una maternità integrale – fisica e spirituale – per la quale Maria si è resa disponibile con il corpo e la sua fede. Ella, come ribadisce Sant’Agostino, «concepì Gesù nel cuore prima ancora che nel proprio grembo». Maria si rivela Madre non solo al principio della sua missione, ma ad ogni momento della sua vita, intimamente associata a quella di Cristo. Fino alla croce, quando Gesù dirà addirittura all’apostolo Giovanni: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26-27), la sua maternità non cesserà di essere, ma si dilaterà fino a ricomprendere tutta l’umanità e a prolungarsi nel tempo. Per questo, oggi, con grande gioia possiamo affermare che il suo amore materno si estende a tutti coloro che la invocano con cuore sincero, e a chiunque a Lei si rivolga la Madre di Dio non negherà mai il suo aiuto e il suo amore.

3.      Fratelli e sorelle, bratje in sestre, in questa giornata tanta cara a tutta la città di Trieste e alla nostra Diocesi, consentitemi di mettere sotto la protezione della Madonna della salute la prossima Visita Pastorale che, nei prossimi anni, farò a tutte le nostre comunità parrocchiali. Dopo la celebrazione del Sinodo diocesano, la Visita pastorale sarà un’ulteriore grazia che il Padre celeste concede alla nostra Chiesa per incrementare la sua testimonianza di fede e di amore nel Figlio suo Gesù Cristo, nostro Salvatore e Redentore e per renderla pronta ad accogliere il dono dello Spirito Santo e obbediente alla sua azione di santificazione delle nostre anime. La Madonna, nel progetto di salvezza di Dio, fu protagonista di tante e decisive visite, quella dell’Angelo soprattutto che Le annunciava la sua divina maternità, ma anche quella che Lei stessa effettuò per andare ad incontrare la cugina Elisabetta. Come le sue anche la Visita pastorale che farò alle parrocchie della nostra amata Chiesa, dovrà essere un evento di grazia affinché a visitarci sia il Signore, al quale andremo incontro pieni di gioia e gratitudine.

4.      Fratelli e sorelle, bratje in sestre, preghiamo la Madonna affinché ci conceda la salute dell’anima e del corpo, la conceda ai nostri familiari e amici e a tutte le persone che ci stanno a cuore. Volgiamo il nostro sguardo alla Madonna della salute, invocandola perché ci aiuti a ritrovare il senso vivo della presenza di Dio. Dio è sempre presente nella storia degli umili, degli ammalati, di coloro che pregano che si sanno amati da Lui e ritrovano in Lui coraggio, dignità, speranza. Preghiamo la Madonna che doni salute al nostro mondo, un mondo che si presenta con le mani chiuse, con le mani sporche, spesso con le mani insanguinate. Un mondo in cui imperversa l’amore per il denaro; che si esprime nel culto del corpo; che disprezza la vita umana fino a distruggerla prima che abbia visto la luce; che combatte contro la famiglia invece di sostenerla e proteggerla; che ostenta una ricerca sfrenata del piacere; che manifesta disinteresse per il fratello. Volgiamo il nostro sguardo alla Madonna della salute, invocandola affinché sostenga la nostra testimonianza di fede in una società spesso ostile a Cristo e educhi i nostri cuori e le nostre mani alla carità. Maria è la Madre che ci dona la salute, che ci conduce alla sorgente della salute che è Dio stesso, che ci indica la strada della salute come quella più sicura e certa.