Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

DIOCESI DI TRIESTE

GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI

+ Giampaolo Crepaldi

Parrocchia Santa Caterina da Siena, 17 aprile 2016

 

Carissimi fratelli e sorelle!

1.         Abbiamo appena ascoltato il vangelo del buon pastore: esso ci annuncia che non c’è uomo che non sia importante per Dio, che sia fuori dall’orizzonte della sua chiamata e della sua misericordia; anzi proprio quello perduto viene cercato e chiamato con maggiore cura e il ritrovarlo è fonte di gioia per il “cielo”. Il vangelo di Giovanni indica anche le finalità concrete e specifiche di questo cercare e chiamare del Dio della misericordia: “Io do loro la vita eterna”, dice Gesù. Con le parole “vita eterna” si fa riferimento alla vita di Dio, alla vita dell’Amore trinitario, nella quale noi veniamo inseriti, divenendo anche noi partecipi dell’eterna relazione di amore tra il Padre e il Figlio nello Spirito Santo. Infatti, Gesù fonda la propria identità su questo rapporto intimo e unico con Dio Padre, che egli chiama “Abbà”, il termine aramaico col quale il bimbo chiama suo padre. Consideriamo anche un altro fatto: è su questo rapporto tra il Padre eterno e Gesù che si fonda la fede cristiana nella risurrezione: “Non era possibile che la morte tenesse Gesù in suo potere”, afferma Pietro nel discorso di Pentecoste (At 2,24). Proprio per la straordinaria intimità di questa relazione, Dio Padre non può amare per un tempo limitato, ma per sempre. E’ in nome di questa relazione che Gesù, nell’ultima sera della sua vita, a Filippo, che chiedeva di mostrargli il Padre, risponde: “Chi ha visto me ha visto il Padre” (Gv 14,9).

2.         Carissimi fratelli e sorelle, è nel contesto spirituale di questi stimolanti richiami evangelici che si riassumono nella chiamata alla “vita eterna”, cioè ad essere partecipi della vita stessa di Dio, che celebriamo anche nella nostra Diocesi la Giornata mondiale delle vocazioni. Tutto questo avviene nell’Anno giubilare della misericordia. La chiamata di Dio è sempre un mistero e un atto di misericordia, che si traduce per ognuno di noi in una coinvolgente ed esaltante esperienza di grazia e di dono immeritati. A questo proposito, il Santo Padre Francesco ha scritto queste illuminanti riflessioni nel suo Messaggio per questa Giornata: “Nella Bolla di indizione del Giubileo Straordinario della Misericordia ho ricordato le parole di san Beda il Venerabile, riferite alla vocazione di san Matteo: «Miserando atque eligendo» (Misericordiae Vultus, 8). L’azione misericordiosa del Signore perdona i nostri peccati e ci apre alla vita nuova che si concretizza nella chiamata alla sequela e alla missione. Ogni vocazione nella Chiesa ha la sua origine nello sguardo compassionevole di Gesù. La conversione e la vocazione sono come due facce della stessa medaglia e si richiamano continuamente in tutta la vita del discepolo missionario”.

3.         Carissimi fratelli e sorelle, in questa celebrazione eucaristica viene opportunamente dato un degno risalto comunitario agli anniversari di ministero di alcuni sacerdoti e agli anniversari di consacrazione di alcuni religiosi e religiose, che, come Vescovo, ringrazio di cuore per tutto il bene che hanno fatto e continuano a fare nella nostra Chiesa e per la nostra Chiesa. Gli anniversari stanno a significare, in maniera emblematica ed esemplare, che la comunità cristiana è sempre presente nel germogliare delle vocazioni, nella loro formazione e nella loro perseveranza. Così deve essere anche per la nostra Chiesa diocesana. Le vocazioni nascono nella Chiesa. Le vocazioni crescono nella Chiesa. Le vocazioni vanno sostenute dalla Chiesa. Tutti siamo chiamati pertanto a entrare nel dinamismo ecclesiale della vocazione, perché le comunità di fede possano diventare, sull’esempio della Vergine Maria, seno materno che accoglie il dono dello Spirito Santo (cfr Lc 1,35-38). La maternità della nostra Chiesa deve esprimersi mediante la preghiera perseverante per le vocazioni e con l’azione educativa e di accompagnamento per quanti percepiscono la chiamata di Dio. Concludo allora con la preghiera propostaci da papa Francesco per questa Giornata: “Padre di misericordia, che hai donato il tuo Figlio per la nostra salvezza e sempre ci sostieni con i doni del tuo Spirito, concedici comunità cristiane vive, ferventi e gioiose, che siano fonti di vita fraterna e suscitino fra i giovani il desiderio di consacrarsi a Te e all’evangelizzazione. Sostienile nel loro impegno di proporre una adeguata catechesi vocazionale e cammini di speciale consacrazione. Dona sapienza per il necessario discernimento vocazionale, così che in tutto risplenda la grandezza del tuo amore misericordioso. Maria, Madre ed educatrice di Gesù, interceda per ogni comunità cristiana, affinché, resa feconda dallo Spirito Santo, sia fonte di genuine vocazioni al servizio del popolo santo di Dio“.