Lettera del Vescovo ai bambini e ai genitori per San Nicolò

Carissimi bambini e carissime bambine,

anche quest’anno in occasione della festa di San Nicolò ho deciso di scrivervi una letterina. Lo faccio per aumentare il nostro amore per il grande Vescovo e per rinsaldare la nostra amicizia. Lo so bene che la festa del 6 di dicembre è per tutti voi un momento attesissimo perché ricevete dai vostri genitori tanti doni che vi rendono allegri e gioiosi. I santi sono così: quando li accogliamo e li veneriamo ci donano in cambio la gioia. Tuttavia, quest’anno ho deciso di allargare questa letterina anche alle vostre mamme e ai vostri papà. Spero che il cambio non sia motivo di contrarietà.

Mi rivolgo ai vostri genitori per dire che il mio cuore, invece di gioia, sta provando un grande dispiacere. Spiego subito di che cosa si tratta. Sono stato informato che in una scuola il DIRIGENTE scolastico ha deciso di non far fare il Presepio e, in un’altra, di togliere il Crocifisso. Il Presepio – con le statuine di Gesù Maria e Giuseppe, gli angeli che cantano in cielo, la stella, i Re magi, i Pastori e le pecorelle… – rappresenta la nascita del Figlio di Dio che diventa uomo per amore. Nasce a Betlemme, povero, in mezzo a poveri pastori. E poi perseguitato dai dirigenti del suo tempo, muore martire in croce per amore nostro, per amore della libertà e della pace. Il Presepe e il Crocifisso da duemila anni sono una lezione di amore, di solidarietà e di pace che ha come Maestro Dio stesso e che ha educato al bene generazioni innumerevoli di uomini e di donne.

Tutto questo lo conoscete bene, ma il DIRIGENTE della scuola non lo conosce o fa finta di non conoscerlo. Tutto questo ha provocato in me molte domande. E’ giusto che il DIRIGENTE privi i bambini e le bambine di questa lezione che educa all’amore e alla libertà? E’ laico e progressista il DIRIGENTE che fa sparire dalla scuola l’immagine di un Dio crocefisso dai potenti di turno? E’ illuminato il DIRIGENTE che ha paura di proporre Gesù che ha predicato il Vangelo delle Beatitudini? E’ buona una scuola che censura le fonti della nostra civiltà e della nostra identità? A chi serve e a che cosa serve una scuola così? E poi lasciatemi sfogare fino in fondo. Dove sono e cosa dicono i DIRIGENTI alti e gli ASSESSORI? Spariti e zitti.

Cari bambini e care bambine, cari papà e care mamme, di fronte a questa situazione non perdetevi d’animo, anzi rispondete in silenzio con il fare il presepio a casa: là, tutti insieme, celebrerete il Natale con la Sacra Famiglia di Gesù Giuseppe e Maria.

Con l’amicizia di sempre benedico tutti e auguro un bel San Nicolò!

 

+ Giampaolo Vescovo