DIOCESI DI TRIESTE
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
+ Giampaolo Crepaldi
Cattedrale di San Giusto, 9 novembre 2014
Predragi bratje in sestre!
1. Pri tem slovesnem bogoslužju smo povabljeni, da se Gospodu zahvalimo za vse darove, ki nam jih daje za naše osebno, družinsko in socialno življenje. Tematika, ki je bila letos izbrana je: Blagoslavljaj sadove zemlje in hrani svet. Psalmist namreč moli, v svoji hvalnici Gospodu, s sledečimi besedami: Za živino pusti poganjati travo, za človekovo delo zelišče, da pridobiva kruh iz zemlje. Vino razveseljuje srce človeku, da pusti sijati obraze bolj kakor olje, kruh podpira srce človeku (Ps 104, 14-15).
In questa significativa giornata del Ringraziamento che, con molto amore, la cara comunità slovena della nostra Diocesi ha organizzato, le parole del salmista che abbiamo ascoltato, sono parole che rimandano tutto al suo principio, a Dio che è la fonte di ogni bene e di tutto il bene. E’ questo anche l’atteggiamento spirituale che dobbiamo coltivare nel nostro animo di cristiani: dare a Dio il primato su tutto, riconoscere la sua suprema regalità, ringraziarlo per la sua provvidenza di amore per tutti noi e per le creature del mondo. Da qui nasce anche quell’atteggiamento di carità verso il prossimo che vive nel bisogno e nella povertà. Proviamo a pensare alle folle che nel mondo di oggi vivono in estrema povertà senza avere il minimo necessario per nutrirsi. Troppe sono, cari fratelli e sorelle, le disuguaglianze presenti nel mondo. Esse sono uno scandalo per la coscienza cristiana. Ad esse bisogna rispondere con un impegno di carità e di solidarietà.
2. Cari fratelli e sorelle, la giornata del ringraziamento ci deve impegnare ad avere un rapporto corretto con la creazione, le creature e la terra. Nel libro della Genesi il Signore ci invita a coltivarla e a custodirla. Attorno a questi due verbi – coltivare e custodire – si può sviluppare un programma di vita e di cultura che ci permette di crescere in umanità e di rispettare il valore della terra e della natura. I nostri Vescovi, in occasione di questa Giornata, hanno scritto: “La terra, in altre parole, va custodita come un vero e proprio bene comune della famiglia umana, dato per la vita di tutti. Essa deve mantenere come primaria la sua destinazione fondamentale – quella di essere, appunto, fonte di cibo per i suoi abitanti, facendo in modo che il rispetto e la ricerca della qualità dei beni salvaguardi la capacità della terra stessa di produrre per la generazione presente e per quelle future”. L’agricoltura quindi non è solo produzione finalizzata a nutrire la famiglia umana, ma anche custodia del territorio.
3. Carissimi fratelli e sorelle, la custodia della terra richiama anche la responsabilità delle singole persone e delle famiglie. Su questo punto è importante riflettere sul tema del consumo che giunge spesso allo spreco alimentare a fronte di milioni e milioni di persone che, ogni anno, muoiono di fame. Papa Francesco ha più volte denunciato la “cultura dello scarto”, cultura che “tende a diventare mentalità comune che contagia tutti”, rendendoci “insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari, che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione. [… ] Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. Ricordiamo bene però che il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero, di chi ha fame!”. Carissimi, affidiamo queste nostre riflessioni e propositi al Signore che saprà valorizzarli al meglio e aiutarci nella nostra vita e invochiamo la materna protezione di Maria, Lei che è Madre dolcissima e sicura Protettrice.