– “Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo; con la tua santa Croce hai redento il mondo”. E’ questa, Signore Gesù, la nostra preghiera nel giorno del Venerdì santo. Preghiera di adorazione e di benedizione: di adorazione di Te Signore che muori sulla Croce, di benedizione e di lode perché da quella tua morte è giunta a noi ogni grazia di redenzione e di salvezza.
– “Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo; con la tua santa Croce hai redento il mondo, poiché ci hai rivelato l’amore del Padre”. Con la tua Croce Signore ci hai rivelato e manifestato l’amore di Dio Padre verso di noi, “perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Rm 5,8). Dal momento che “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). La tua Croce Signore è la rivelazione sorprendente che Dio Padre ha compassione di noi, che è pienamente coinvolto dentro il nostro destino, che è nostro compagno di viaggio. La tua Croce Signore è veramente il ponte lanciato fra il cielo e la terra, fra la trascendenza di Dio e la nostra umanità, fra la santità di Dio e la nostra miseria. Signore Crocifisso, aiutaci ad attraversare questo abisso di distanza, seguendo l’invito dello Scrittore della Lettera agli Ebrei: “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno” (Eb 4,16). Signore con la tua Croce hai fatto penetrare nel cuore del Padre celeste tutta la nostra miseria e hai acceso in quel cuore paterno tutto il suo amore misericordioso per noi.
– “Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo; con la tua santa Croce hai redento il mondo, poiché ci hai rivelato il nostro vero volto, hai rivelato il vero volto dell’uomo“. Anche se siamo tentati di pensare che siamo venuti al mondo dal caso e siamo destinati al nulla, la tua Croce Signore ci rivela che siamo il termine dell’amore infinito di un Dio il quale ci ama come se ognuno di noi fosse unico davanti al suo amore: “Mi ha amato” – esclama S. Paolo – “ed ha dato se stesso per me“. Nella luce della tua Croce Signore nasce la consapevolezza piena che ciascuno di noi è un io eterno, perché Tu ci hai posti in una relazione di amore senza limiti. “Siete stati comprati a caro prezzo“, ci dice l’apostolo Paolo. Gli fa eco l’Apostolo Pietro: “Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l’argento e l’oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia” (1Pt 1,18). Signore Crocifisso, se ciascuno di noi vale la tua Croce, allora il nostro valore è veramente infinito. Anche la vita di ciascuno di noi. Anche la vita del bambino appena concepito. Anche la vita di un anziano o di un malato terminale. Anche le vite di quelli che le vivono nelle periferie esistenziali. Tutte le vite e tutta la vita! Aiutaci Signore Crocifisso a non svendere mai la nostra dignità umana, a non svendere mai la vita umana con la distruttiva cultura dello scarto più volte stigmatizzata dal nostro Santo Padre Francesco, poiché siamo stati comprati a caro prezzo, con il tuo sangue preziosissimo.
– “Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo; con la tua santa Croce hai redento il mondo, perché ci hai rivelato la tua adorabile persona“. Signore Crocifisso abbiamo camminato dietro la tua Croce fino qui alla Chiesa Cattedrale e in questo percorso e, come se interpretassimo le attese di tutta la creazione e le speranze degli uomini e delle donne del nostro tempo, abbiamo capito la tua assoluta obbedienza di Figlio alla volontà del tuo Padre celeste. San Paolo scrisse di te: “umiliò Se stesso facendosi obbediente, ed obbediente fino alla morte di Croce“. In questo tuo atto di obbedienza, l’alleanza fra il Padre e l’uomo-Gesù e ognuno di noi è stata ricostruita: “questo è il sangue della nuova ed eterna alleanza“. In questo tuo atto supremo di obbedienza, la tua preghiera rivolta al Padre perché ti liberasse e, in te, liberasse ognuno di noi dalla morte, è stata esaudita. In Te Crocifisso noi vediamo la vera natura e la radice della nostra miseria: il peccato. E comprendiamo anche che la nostra malattia più seria è averne perduto la consapevolezza. Converti il nostro cuore e salvaci!
– “Noi ti adoriamo, o Signore Crocifisso, e ti benediciamo”, perché dalla tua Croce sono sgorgati i sette santi sacramenti che conducono l’uomo all’eternità; perché dalla tua Croce sono sgorgati le vite dei santi; perché per la tua Croce l’uomo e la donna che si amano, sono diventati un mistero soprannaturale; perché per la tua Croce tanti uomini e tante donne sono resi capaci, nella santa verginità, di amare con cuore indiviso ogni uomo come fosse l’unico; perché per la tua Croce è santificato ogni lavoro umano.
– “Noi ti adoriamo, o Signore Crocifisso, e ti benediciamo”, perché dalla tua Croce è nata la tua Sposa, la santa Chiesa, anche la santa Chiesa che è in Trieste: sposa senza macchia e senza ruga. Bella per i suoi martiri – da San Giusto al Beato don Francesco Bonifacio e per i suoi santi; bella nella dolcezza trasparente dei consacrati e delle consacrate; bella nella corporeità trasfigurata dei suoi coniugi che sono per tutti il segno rigenerante della tua sponsalità; bella nella sapienza pacifica dei suoi dottori e dei suoi catechisti; bella nella carità illimitata dei suoi pastori e dei giovani in discernimento nei due seminari; bella nei giovani che scoprono la gioia del tuo Vangelo; bella nei suoi laici – uomini e donne – che testimoniano nel quotidiano il tuo regno di giustizia e di pace; bella nella pazienza calma ed eloquente dei suoi poveri, che sono i suoi tesori!
– “Noi ti adoriamo, o Signore Crocifisso, e ti benediciamo”, perchéfinalmente la creazione è giunta al suo scopo e il sacerdote e la vittima si sono identificanti; ogni sofferenza umana è stata salvata e ogni offesa alla dignità dell’uomo è stata redenta.
– “Noi ti adoriamo Cristo Crocifisso e ti benediciamo” perché con la tua Croce ci hai rivelato il volto del Padre tuo e Padre nostro, ci hai rivelato il volto dell’uomo e, in te, hai unito l’Uno all’altro. Grazie Signore Crocifisso, mediatore unico fra Dio e l’uomo, perché nella tua santa Croce veramente tutto è compiuto e per sempre! Amen.
+ Giampaolo Crepaldi
Trieste, 18 aprile 2014, Venerdì Santo