Festa di don Bosco e Giornata della Vita Consacrata

DIOCESI DI TRIESTE

SAN GIOVANNI BOSCO E GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA

✠ Giampaolo Crepaldi

Parrocchia San Giovanni Bosco, 31 gennaio 2021

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!

1.         Il brano del Vangelo che abbiamo ascoltato ci presenta Gesù che entrò di sabato nella sinagoga di Cafarnao per far comprendere ai suoi interlocutori la missione che il Padre gli aveva affidato, quella cioè di salvare gli uomini e le donne dal potere del maligno per renderli figli di Dio. Per dare valore al suo insegnamento, Gesù offrì un segno della sua potenza, scacciando da un ossesso un demonio che se ne uscì con queste parole: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?” (Mc 1,24). Gesù è venuto realmente per distruggere le potenze del male e per allontanare la malefica influenza del demonio. Così, dopo aver comandato allo spirito impuro di andarsene, questi, straziando l’ossesso e gridando forte, uscì da lui. Gesù si rivela come il Figlio di Dio che ha il potere di cancellare il male ed il peccato, che deturpa il volto dell’uomo. Egli può allontanare anche oggi e per noi tutte quelle situazioni che ci rendono schiavi del male fisico e del peccato, purché siamo pronti a riconoscerlo come il Signore della nostra vita.

2.         Carissimi fratelli e sorelle, sono particolarmente lieto di celebrare nella parrocchia dedicata a San Giovanni Bosco, di onorarne la memoria e di pregarlo di assistere la nostra gioventù. Come Gesù anche don Bosco lottò tutta la vita, con energico coraggio, contro il demonio e il peccato. Al segretario che accennava al compianto universale che la sua morte avrebbe suscitato, rispose: “Chi farebbe festa, sarebbe il demonio, il quale direbbe: E’ scomparso finalmente colui che mi faceva tanta guerra e guastava le mie opere!”. In questa giornata in cui facciamo devota memoria del grande Santo della gioventù, vogliamo tutti insieme elevare la nostra preghiera per i giovani e le giovani della nostra Trieste. A causa della pandemia le loro vite sono state profondamente sconvolte, privandole di quegli elementi essenziali come le relazioni e la partecipazione alla formazione scolastica che consentono un’armonica crescita umana e spirituale. A quelli che, pacificamente e pubblicamente, manifestano per ritornare a scuola va la nostra comprensione e il nostro appoggio.

3.         Carissimi fratelli e sorelle, celebriamo oggi anche la Giornata mondiale della Vita Consacrata, cioè dei religiosi e delle religiose e degli altri consacrati chiamati a riprodurre nella Chiesa e nel mondo, mediante i consigli evangelici, i tratti caratteristici di Gesù, vergine, povero e obbediente. Essi hanno deciso di seguire Gesù, lasciando ogni cosa perché rapiti dal suo sguardo, perché in Lui hanno intravisto il tutto, perché in Lui hanno trovato l’amore vero. Anche in questo tempo di grave sofferenza per il perdurare della pandemia che ci sta facendo sentire tutti più indifesi e soli con un senso di smarrimento e di incertezza, vogliamo ringraziare il Signore per la preziosa testimonianza dei consacrati e delle consacrate nella nostra Chiesa diocesana e nella nostra Trieste. Scrisse Papa Francesco: “La vita consacrata è vedere quel che conta nella vita. È accogliere il dono del Signore a braccia aperte. Ecco cosa vedono gli occhi dei consacrati: la grazia di Dio riversata nelle loro mani. Il consacrato  è colui che ogni giorno si guarda e dice: Tutto è  dono, tutto è  grazia”. Per l’intercessione di San Giovanni Bosco e di Maria Ausiliatrice, chiediamo al Signore la grazia della fortezza e della fedeltà.