DIOCESI DI TRIESTE
DOMENICA DELLA PAROLA E DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
✠ Giampaolo Crepaldi
Cattedrale di San Giusto, 24 gennaio 2021
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Signore!
1. Le letture bibliche che abbiamo ascoltato contengono un pressante invito alla conversione, cioè a cambiare la propria vita per renderla conforme alla volontà di Dio che ci vuole tutti santi. Nella prima lettura, Dio incarica il profeta Giona di andare a Ninive, una grande città pagana, a predicare e a rivolgere a tutti l’appello alla conversione. Lo stesso appello è presente anche nelle parole di Gesù il quale, all’inizio della sua predicazione in Galilea, proclama: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15). Questo appello è rivolto anche noi. La vita cristiana è un po’ come risalire la corrente di un fiume: se non si rema si torna inevitabilmente indietro. Alla stesso modo, se non ci si converte continuamente per raggiungere l’obiettivo della santità di vita, inevitabilmente si torna indietro verso la mediocrità e il peccato. Ogni giorno dobbiamo pregare con le parole del Salmo: “Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri” (Sal 24,4).
2. Carissimi fratelli e sorelle, celebriamo oggi la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, resa ricca dal Messaggio del Santo Padre Francesco: «Vieni e vedi» (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono che contiene l’invito a “venire e vedere”, come suggerimento per ogni espressione comunicativa che voglia essere limpida e onesta, nella redazione di un giornale come nel mondo del web, nella predicazione ordinaria della Chiesa come nella comunicazione politica o sociale. In questa Giornata vogliamo pregare affinché i mezzi della comunicazione sociale, soprattutto i social network, non si lascino condizionare da un’etica comunicativa fondata sul pensiero dominante. Purtroppo, fatti ed eventi recenti ci dicono che anche in questo campo le libertà si restringono di molto e che le promesse di una comunicazione libera rischiano di essere una pia illusione. I regimi politici hanno sempre tentato di mettere le mani su internet, senza riuscirci completamente. Ora sembra essere internet a mettere le mani sul potere politico o esercitare in proprio questo potere. Non si tratta di demonizzare lo strumento, ma di coltivare una maggiore capacità di discernimento e un più maturo senso di responsabilità. Tutti siamo responsabili della comunicazione che facciamo, delle informazioni che diamo, del controllo che insieme possiamo esercitare sulle notizie false, smascherandole. Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere e condividere.
3. Carissimi fratelli e sorelle, celebriamo oggi anche la Domenica della Parola di Dio, che il Santo Padre Francesco ha voluto per far crescere in noi cristiani l’amore per la Bibbia. Questa domenica ci sprona a diventare familiari e intimi del Risorto, che non cessa di spezzare la Parola e il Pane nelle nostre comunità. Per questo abbiamo bisogno di entrare in confidenza costante con la Sacra Scrittura, altrimenti il cuore resta freddo e gli occhi rimangono chiusi, colpiti come siamo da innumerevoli forme di cecità. La Parola di Dio ascoltata e celebrata, soprattutto nell’Eucaristia, sollecita la nostra conversione, alimenta le nostre anime, ci rafforza interiormente e ci rende capaci di un’autentica testimonianza evangelica nella vita quotidiana. La Parola di Dio ascoltata e celebrata ci consente di comprendere che Dio è bello, attraente, affascinante, ricco: non ci si sazierebbe mai di diffondersi nella Sua conoscenza. Alla Vergine Maria, che fu discepola fervente e convinta della Parola di Dio, chiediamo di aiutarci nel nostro cammino di conversione.