DIOCESI DI TRIESTE
PERDON D’ASSISI
✠ Giampaolo Crepaldi
Chiesa di Sant’Apollinare in Montuzza, 2 agosto 2020
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!
1. In questa domenica, il Vangelo ci presenta il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Mt 14,13-21), compiuto da Gesù lungo il lago di Galilea per sfamare le tante persone che lo seguivano. I discepoli, preoccupati per l’ora tarda, gli avevano suggerito di congedarle perché potessero andare nei villaggi a comperarsi da mangiare. Ma Gesù, mosso da compassione, rispose: “Voi stessi date loro da mangiare” (Mt 14,16) e, fattosi portare cinque pani e due pesci, li benedisse, e cominciò a spezzarli e a darli ai discepoli, che li distribuivano alla gente. Tutti mangiarono a sazietà e addirittura ne avanzò! In questo miracolo possiamo cogliere tre messaggi. Il primo è la compassione, cioè la capacità di immedesimarsi nella sofferenza altrui, al punto di prenderla su di sé. Così è Gesù: soffre insieme a noi, soffre con noi, soffre per noi. Il secondo messaggio è la condivisione. Se Gesù avesse congedato le folle, tante persone sarebbero rimaste senza mangiare. Invece quei pochi pani e pesci, condivisi e benedetti da Dio, bastarono per tutti. Il terzo messaggio: il prodigio dei pani preannuncia l’Eucaristia. Lo si intuisce nel gesto di Gesù che recita la benedizione prima di spezzare i pani e distribuirli alla gente. È lo stesso gesto che Gesù farà nell’Ultima Cena, quando istituirà l’Eucaristia con la quale non ci dona qualcosa, ma ci dona Sé stesso.
2. Carissimi fratelli e sorelle, celebriamo oggi il Perdon d’Assisi. Nel 1216, san Francesco, mentre pregava alla Porziuncola avvolto da una luce fortissima, vide sopra l’altare il Cristo e alla sua destra la Madonna e gli Angeli. Gli chiesero che cosa desiderasse per la salvezza delle anime. Questa la sua risposta: “…benché io sia misero e peccatore, vi prego di concedere ampio e generoso perdono”. La sua richiesta fu esaudita. Così, da quell’anno, il 2 agosto si celebra la Festa del Perdono, alla quale è connessa l’indulgenza a chi si comunica, si confessa e prega per il Papa. Con il Perdon d’Assisi, san Francesco, innamorato di Dio e servitore degli uomini, ci raggiunge con un messaggio di compassione e condivisione fraterna. Egli ci dice che Dio ci perdona perché, andando oltre il nostro peccato, fa fiorire la primavera della fede nei nostri inverni spirituali. Il perdono è un gesto di fiducia e di speranza che, coltivando la riconciliazione con Dio e con i fratelli, cambia il deserto delle nostre anime in oasi di vita e di futuro. Perdono, compassione, condivisione, Eucaristia: questo è il cammino che Gesù ci indica nel brano del Vangelo che abbiamo ascoltato; questo è il cammino fatto da san Francesco che oggi ricordiamo con venerazione nel giorno del Perdon d’Assisi e che anche noi vogliamo percorrere con generosa disponibilità interiore. La Vergine degli Angeli ci sostenga e ci accompagni in questo cammino di conversione.