DIOCESI DI TRIESTE
CORPUS DOMINI
✠ Giampaolo Crepaldi
Parrocchia San Pio X, 14 giugno 2020
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!
1. Celebriamo oggi la solennità del Corpus Domini, cioè del Corpo e Sangue di Cristo: Egli è in mezzo a noi nell’Eucaristia e ci assicura questa sua presenza viva e vera fino alla fine dei tempi. Nel brano del Vangelo di Giovanni che è stato proclamato abbiamo ascoltato queste parole di Gesù: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita” (Gv 6,53). La comunione al Corpo e Sangue del Signore è pegno di vita eterna: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno” (Gv 6,54) I Padri della Chiesa chiamavano giustamente l’Eucaristia farmaco d’immortalità, perché, mangiando di questo pane che contiene realmente, nella sua sostanza, il Corpo e il Sangue di Cristo, noi veniamo assimilati alla sua umanità risorta e gloriosa e partecipiamo in tal modo alla sua vittoria sulla morte e alla sua vita immortale.
2. Carissimi fratelli e sorelle, l’Eucaristia è il miracolo più grande che si rinnova ogni giorno sulla terra. Sotto le apparenze del pane e del vino, Gesù si trasforma nel pane celestiale che ci sostiene lungo il cammino della vita terrena. Scrisse san Pio X: “La devozione all’Eucaristia è la più nobile perché ha per oggetto Dio; è la più salutare perché ci dà l’Autore della grazia; è la più soave perché soave è il Signore… se gli Angeli potessero invidiare, ci invidierebbero la Santa Comunione”. Ricordiamo oggi anche il decimo anniversario dell’ordinazione presbiterale del vostro parroco don Mario De Stefano, avvenuta il 13 giugno del 2010 a Sant’Antonio Taumaturgo per l’imposizione delle mie mani. Eucaristia e Sacerdozio sono inscindibilmente legati l’uno all’altro. Attraverso di essi giunge a noi la consolante rivelazione che Dio non ci lascia mai soli, che Egli è sempre presente: per questo ha istituito l’Eucaristia, per questo ha voluto il Sacerdozio, perché il suo Amore fosse sempre vivo e operante tra di noi. Mentre auguriamo ogni bene a don Mario e preghiamo per lui e il suo ministero, chiediamo alla Madonna la grazia di amare con tutto il nostro cuore Gesù eucaristico.