XV anniversario dell’Adorazione Eucaristica perpetua

DIOCESI DI TRIESTE

CORPUS DOMINI

✠ Giampaolo Crepaldi

Cappella dell’Adorazione perpetua, 13 giugno 2020

 

Carissimi fratelli e sorelle adoratori!

1.        Ringrazio il Signore di poter celebrare con voi la solennità del Corpus Domini che ci immerge nella profondità dell’amore che ha spinto il Signore a restare con noi sotto le specie sacramentali del pane e del vino. L’Eucaristia è Gesù che resta con noi per essere nostro alimento, per dare forza alle nostre vite spesso travagliate, per divinizzarci. L’Eucaristia è il cuore pulsante della nostra esistenza di cristiani e di tutto il corpo mistico della Chiesa, come afferma l’apostolo Paolo: “Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo dell’unico pane” (1Cor 10,17). Papa Benedetto XVI ha scritto: “Senza l’Eucaristia la Chiesa semplicemente non esisterebbe. È l’Eucaristia, infatti, che fa di una comunità umana un mistero di comunione, capace di portare Dio al mondo e il mondo a Dio. Lo Spirito Santo, che trasforma il pane e il vino nel Corpo e Sangue di Cristo, trasforma anche quanti lo ricevono con fede in membra del corpo di Cristo, così che la Chiesa è realmente sacramento di unità degli uomini con Dio e tra di loro”.

2.        Carissimi fratelli e sorelle adoratori, vi ringrazio di cuore per il vostro impareggiabile servizio di assicurare – tutto il giorno, notte compresa – la vostra presenza adorante davanti a Gesù eucaristico, pregando, con amore e fervore, per la nostra Chiesa diocesana, per la nostra Città, per le nostre famiglie, per i bambini e i giovani, per gli anziani e i malati, per coloro che hanno bisogno della vostra preghiera, per i poveri e gli ultimi. Papa Francesco ci insegna che “Adorare il Signore vuol dire dare a Lui il posto che deve avere; adorare il Signore vuol dire affermare, credere… che Lui solo guida veramente la nostra vita; adorare il Signore vuol dire che siamo convinti davanti a Lui che è il solo Dio, il Dio della nostra vita, il Dio della nostra storia”. Come avevo promesso, per la fausta occasione in cui ricordiamo il 15° anniversario della costituzione della Cappella dell’Adorazione, celebro questa Santa Eucaristia con il calice della mia prima Santa Messa, calice che poi resterà in dotazione alla Cappella quale segno della mia gratitudine al Signore per aver legato nella mia persona i sacramenti dell’Eucaristia e del Sacerdozio. Chiediamo alla Madonna la grazia che l’Eucaristia sia sempre la fonte e il vertice di tutta la vita della nostra Chiesa diocesana e di ognuno di noi.