Giornata del suffragio

DIOCESI DI TRIESTE

PREGHIERA DI SUFFRAGIO PER I DEFUNTI DA CORONAVIRUS

✠ Giampaolo Crepaldi

Trieste, Cimitero di Sant’Anna, 15 maggio 2020

 

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo!

1.           Questa Santa Messa che celebro nella chiesa del cimitero cittadino di Sant’Anna si inscrive in una Giornata di Preghiera di Suffragio per i numerosi defunti a causa del coronavirus della nostra Diocesi e della nostra Città. Tutti uniti nella fede in Cristo Risorto vogliamo in questa Santa Eucaristia invocare il suffragio per le loro anime, perché il Signore le accolga nell’abbraccio del suo amore misericordioso. Vogliamo condividere con una partecipazione densa di affetto, di vicinanza, di cordoglio le lacrime dei loro familiari che non hanno potuto dare loro l’ultimo saluto. Alcuni mesi fa, durante un’udienza in Piazza San Pietro, Papa Francesco ricordava che “quando Cristo ha pianto ed è stato capace di piangere, ha capito i nostri drammi”. Da qui, – ha continuato – ne deriva che “certe realtà si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime”. Le lacrime sono una forma silenziosa di preghiera. Con gli occhi puliti dalle lacrime, eccoci ora a celebrare in questa santa Eucaristia Cristo Risorto, che ha tolto alla morte l’ultima parola, consegnandola alla vita, nuova ed eterna, che va al di là di ogni notte, anche quella più buia e dolorosa.

2.           Carissimi fratelli e sorelle, consentitemi di consegnare idealmente, ai familiari, ai parenti, agli amici, ai conoscenti che hanno sofferto il doloroso distacco dai loro cari defunti a causa del coronavirus, una parola piena di consolazione che il Santo Padre Francesco pronunciò il 27 di marzo in una Piazza San Pietro vuota in una storica occasione di preghiera. Questa la parola del Papa: “Con Dio la vita non muore mai”! Questa parola ci dice che non finisce tutto con la morte fisica, perché muore il corpo, ma non l’anima. Essa ci dice che il corpo risorgerà nell’ultimo giorno. Essa ci dice che possiamo continuare a comunicare, con l’affetto e la preghiera, con coloro che non sono più tra noi. Sia allora fonte di sicura speranza quanto scritto nel Libro biblico della Sapienza: “Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio. Agli occhi degli stolti sembra che muoiono; la loro fine è ritenuta una sciagura, la loro dipartita da noi una rovina, ma essi sono nella pace” (Sap 3,1-3). Queste parole divine ci danno la consolante certezza che i nostri defunti sono ora stretti tra le braccia di Cristo Risorto, finalmente nella pace del paradiso, in compagnia della Madonna e dei Santi.