Festa del Patrono a Sant’Antonio Taumaturgo

DIOCESI DI TRIESTE

SANT’ANTONIO TAUMATURGO

SALUTO ALLE FIGLIE DELLA CHIESA

+Giampaolo Crepaldi

Sant’Antonio Taumaturgo, 13 giugno 2018

 

Carissimi fratelli e sorelle,

1.        CSono particolarmente lieto di poter celebrare questa Santa Eucarestia nella festosa ricorrenza di San’Antonio, patrono di questa parrocchia. Il Santo, conosciuto e amato in tutto il mondo, fu un esempio straordinario di fedeltà alla Parola di Dio. A questo riguardo desidero ricordare una brevissima lettera che S. Francesco inviò ad Antonio. Questo il testo: «Ho piacere che tu insegni la sacra teologia ai frati, purché in tale occupazione, tu non estingua lo spirito della santa orazione e devozione, come è scritto nella Regola. Stai bene». Dalla sua biografia sappiamo che Antonio, a differenza degli altri frati, era un uomo dotto e che fu anche il primo maestro di teologia nell’ordine francescano. San Francesco, senza mortificare queste sue doti e capacità, lo esorta a non estinguere lo spirito di preghiera e la piena disponibilità al Signore (la “devozione”), secondo quei canoni spirituali che sono formulati nella prima lettura che abbiamo ascoltato presa dal libro della Sapienza. Infatti, chi è in possesso di questa sapienza, regola tutta la sua vita in modo tale da attirarsi l’amicizia a Dio: è la guida, la luce che orienta secondo la volontà del Signore. Allora si capisce che ogni altro valore, è nulla in confronto ad essa. Così fece Sant’Antonio che scelse la via della povertà, scelse la vita francescana, proprio perché preferì questa sapienza “a scettri e troni” e stimò “un nulla la ricchezza al suo confronto”. Dove si trova questa sapienza? Essa si trova in Cristo Verbo incarnato: «La regola e la vita dei frati minori è questa, cioè osservare il Santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo», così comincia la Regola bollata di S. Francesco.

2.        CCarissimi fratelli e sorelle, Sant’Antonio totalmente dedito alla Parola di Dio e alla sua predicazione, fu anche un frate che coltivò, con impegno e generosità, la carità verso i poveri e i bisognosi. Nel processo di canonizzazione, infatti, i miracoli riportati quale prova della sua santità riguardano esclusivamente i poveri, le donne e i bambini. Essi trovavano in Sant’Antonio un punto sicuro di riferimento: lo sentivano uomo di Dio, rifugio presso cui trovare riparo, amico nei momenti di sventura. Dalla Sapienza divina aveva imparato la straordinaria lezione che lo rese capace di comprendere e di accogliere le lacrime della sofferenza, le domande e le fatiche dell’uomo, la gioia di un grazie, lo stupore di sapere che non si è mai soli. Da Lui anche i poveri impararono che all’acqua della Sapienza divina ciascuno può andare con la propria tazza: la tazza di una povertà che invoca, di una fiducia che si affida, di un’ammirazione che loda, di una disponibilità ad accogliere il Vangelo di Gesù.

3.        Carissimi fratelli e sorelle, la gioia che è alimentata in noi dalla solenne celebrazione in memoria di Sant’Antonio, è, quest’anno, attraversata da un velo di tristezza per la partenza, che ci sarà a giorni, del gruppo di suore della Congregazione delle Figlie della Chiesa che lasciano la parrocchia e la Diocesi di Trieste. A loro va la gratitudine di tutti per la testimonianza evangelica che hanno offerto e per il lavoro apostolico che hanno svolto con dedizione ammirevole. La loro presenza è stata particolarmente preziosa per averci indicato gli orizzonti luminosi dell’adorazione eucaristica e della carità verso il prossimo, come quelli più consoni e autentici per vivere il Vangelo del Signore Gesù.  Ora questo distacco ci priva di qualcosa di familiare e caro che – lungo gli anni e non solo qui a Sant’Antonio – ha nutrito le relazioni cristiane di feconda amicizia e, nello stesso tempo, di sicuri punti di riferimento per la preghiera e il consiglio spirituale. Alle Figlie della Chiesa che hanno speso la loro consacrazione nella Diocesi tergestina vada il grazie corale e commosso di tutti. Mettiamo tutto nelle mani della Madonna che con la sua materna protezione ci aiuterà a guardare avanti con fiducia e speranza.