Il 40esimo Settembre musicale a san Giusto si chiude con un
incontro-conferenza su musica, liturgia e cappelle musicali storiche
E’ un modo poco convenzionale quello in cui si conclude l’edizione del quarantennale del Settembre Musicale a San Giusto, particolarmente importante e sentita. Non è infatti un concerto quello che avrà luogo Lunedì 25 alle ore 20.30 presso la cattedrale di San Giusto martire in Trieste, nonostante la serata vedrà alcuni interventi musicali a cura della Cappella Civica diretta da Roberto Brisotto con Riccardo Cossi all’organo, ma una conferenza di approfondimento presieduta da S.E.R. l’Arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi.
L’argomento avrà a che fare con un tema sovente teatro di accese discussioni tra schieramenti e filosofie opposte: la musica nella liturgia.
Se tutti sono d’accordo (o dovrebbero esserlo, vista la storia della liturgia cattolica e le dichiarazioni a riguardo presenti nei testi ufficiali di Santa Romana Chiesa) sul ruolo importante che l’arte musicale gioca all’interno del rito, i pareri divergono e le dispute si accendono quando si tratta di compiere delle scelte ed indicare con precisione una strada: coro o assemblea, organo o chitarre, canti della tradizione o canti giovanili, repertorio popolare o repertorio colto, partecipazione attiva o ascolto (quasi che le due cose non potessero coincidere).
Partendo dalla consapevolezza e dalla coscienza che la musica nel rito cattolico è serva della liturgia (ma sapendo anche chiaramente cos’è stata e cos’è ora la liturgia ed essendo consci di quanto altro e nobile sia il fine di dar voce alla divina Parola ed alla preghiera del popolo di Dio), l’incontro-conferenza a san Giusto non intende in alcun modo innescare una volta di più aride polemiche e fomentare preconcette contrapposizioni ma costituire invece una preziosa occasione di approfondimento per affrontare serenamente alcuni nodi decisivi della questione. Lo si farà a partire da una realtà, quella della Cappella Musicale storica, molto rara ormai in Italia ma presente nella nostra città grazie all’esistenza della Cappella Civica, formatasi nel 1538 e da allora ininterrottamente attiva. Attraverso l’intervento di tre importanti relatori si approfondirà la natura di tali istituzioni musicali, i diversi modi in cui alcune di quelle ancora esistenti interpretano oggi il loro ruolo e, soprattutto, sottolineare come esse possono ancora adeguarsi alla liturgia odierna in modo appropriato potando un sincero contributo alla dignità ed al lustro delle divine celebrazioni.
Questo argomento, solo all’apparenza specifico, costituirà invece una vivace opportunità per approfondire vari argomenti quali, ad esempio, il significato, il ruolo e lo spazio degli interventi musicali nella liturgia, il rapporto tra loro funzionalità e loro valenza estetica, il valore del canto attivo e dell’ascolto, il problema dello stile e del linguaggio. I relatori, tutti personalità di primissimo piano, saranno il M.° Marco Gemmani, direttore della prestigiosa Cappella musicale di San Marco a Venezia, il M.° Cristian Gentilini, direttore dell’altrettanto importante Cappella musicale della basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo e, infine, Don Gilberto Sessantini, priore della stessa basilica bergamasca e musicista raffinato, esperto in liturgia e impegnato anche nell’attività editoriale (ed. Carrara). Si potranno così conoscere da vicino altre realtà liturgico-musicali storiche affini alla nostra Cappella Civica, conoscere la loro organizzazione, le loro scelte ed i criteri che le guidano.
L’incontro è organizzato in collaborazione con la Commissione diocesana per la Liturgia e la Musica Sacra “S. Giusto Martire”; il ruolo di moderatore sarà svolto da mons. Giorgio Carnelos, in qualità di Direttore dell’Ufficio Liturgico della diocesi di Trieste.