Lunedì 25 settembre alle ore 17.30 nell’Auditorium del Museo Revoltella, in via Armando Diaz n.27, si terrà il terzo degli appuntamenti del ciclo “Incontri con l’Autore” organizzati dalla Diocesi di Trieste attraverso la Cattedra di San Giusto in collaborazione con il Club della Repubblica e il Comune di Trieste.
La prof.ssa Cristina Benussi, ordinario di letteratura contemporanea all’Università di Trieste, e il dott. Jacopo Berti, dottore di ricerca all’Università di Trieste, presenteranno il loro libro “Non date retta a me. Etiche letterarie tra paradigma e paradosso”, ed. Mimesis (2017).
L’incontro sarà introdotto da un intervento musicale a cura del prof. Ennio Guerrato (chitarra) e della prof.ssa Aurora Roiaz (arpa).
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Cristina Benussi è professore ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Trieste e si occupa attualmente di scritture di genere e di frontiera.
Jacopo Berti è dottore di ricerca in Italianistica nel medesimo ateneo e la sua attività di ricerca è rivolta soprattutto alla fantascienza e all’interdisciplinarità scienza-letteratura.
Non date retta a me. Etiche letterarie tra paradigma e paradosso, Mimesis, 2017.
«Non date retta a me». Bisognerà poi dar credito al diktat che la letteratura sembra ripetere al pubblico che a essa si rivolge cercandovi risposta e conforto ai propri affanni esistenziali e socioculturali? Certo l’esortazione è a prestare orecchio, perché l’inclinazione della letteratura a “istruire” i lettori comporta la trasmissione di valori ritenuti essenziali per un progetto di felicità condivisa. Ma al contempo essa mette in discussione ogni possibile normatività di tali valori, suggerendo di diffidare del messaggio letterario quando esso appaia troppo facile, quando il dialogo diventi monologo e non piuttosto occasione di esercitare con pazienza e costanza uno spirito critico. Il presente volume dà conto della coesistenza di paradigma e paradosso nella comunicazione letteraria, quali che siano i sistemi simbolici e le strategie narrative su cui si fonda. Accanto a ricognizioni di ampia profondità cronologica, si è dato largo spazio alla contemporaneità, alle sfide che attendono i lettori presenti e futuri, alle problematiche attuali su cui è urgente interrogarsi.