Lunedì 11 settembre alle ore 17.30 nell’Auditorium del Museo Revoltellaa in via Armando Diaz n.27, si terrà il primo degli appuntamenti del ciclo “Incontri con l’Autore” organizzati dalla Diocesi di Trieste attraverso la Cattedra di San Giusto in collaborazione con il Club della Repubblica e il Comune di Trieste.
Il dott. Vincenzo Sansonetti, giornalista e scrittore, presenterà il suo ultimo libro “Inchiesta su Fatima Un mistero che dura da cento anni”, ed. Mondadori (2017).
L’incontro sarà introdotto da un intervento musicale a cura del prof. Ennio Guerrato (chitarra) e della prof.ssa Aurora Roiaz (arpa).
Vincenzo Sansonetti (Noci, 15 febbraio 1952) è un giornalista e scrittore italiano. Laureato in scienze politiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore ha lavorato per tredici anni, dal 1976 al 1989, al quotidiano cattolico Avvenire. Dal 1989 è al settimanale Oggi come responsabile delle pagine culturali e inviato. Collabora con le riviste Mass Media, Studi Cattolici e Il Timone.
Inchiesta su Fatima Un mistero che dura da cento anni, prefazione di Vittorio Messori, Mondadori, 2017.
È trascorso un secolo da quando, il 13 maggio 1917, nell’infuriare di una delle più sanguinose guerre che abbiano mai devastato l’Europa, mentre soffia il vento del più acceso anticlericalismo e la Russia è sull’orlo di una rivoluzione che ne stravolgerà il volto, a Fatima, sperduto paesino del Portogallo, tre pastorelli affermano di aver visto la Madonna. Sono Lucia, dieci anni, e i suoi cuginetti più piccoli Francesco e Giacinta. L’episodio si ripete nei mesi successivi provocando una grande affluenza di fedeli e l’ostilità delle autorità civili che, preoccupate per l’ordine pubblico, esercitano forti pressioni sui ragazzini, rinchiudendoli persino in prigione. Ma essi non ritrattano: Lucia, anzi, racconta di avere parlato con la «Signora», che l’ha resa depositaria di tre segreti. Come rivelerà in seguito, il primo consiste in una terrorizzante visione dell’inferno, destinato a chi rifiuta l’amore di Dio; il secondo è incentrato sull’azione del demonio che s’incarna nelle guerre e nei sistemi atei e profetizza la fine della Prima guerra mondiale, lo scoppio della Seconda e la parabola del comunismo in Russia; il terzo – il più inquietante, reso noto nel 2000 – traduce in visioni angosciose l’azione di Satana contro la Chiesa, con la persecuzione e il martirio dei cristiani. Vincenzo Sansonetti ripercorre nei dettagli ciò che accadde cento anni fa. Quelle apparizioni e rivelazioni profetiche ancor oggi suscitano reazioni contrastanti e addirittura opposte tra chi, anche cattolico, attacca Fatima giudicando quegli eventi solo fantasie estranee al messaggio cristiano, e chi l’esalta da fanatico, ritenendola una minaccia del Cielo che c’invita a prepararci alla fine del mondo. Sansonetti, invece, parte dall’ipotesi che sia tutto vero, ma che tale verità si comprenda solo se la si accoglie senza pregiudizi. E procedendo nell’analisi, sempre aderente ai fatti, cerca di rispondere alle tante domande che rimangono ancora aperte. Perché la Madonna è apparsa proprio in quel paesino e in quell’anno? Perché si è manifestata a tre bambini? C’è un quarto segreto? Che significa l’affermazione: «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà»? C’è un legame con Medjugorje? Ma soprattutto: il messaggio di Fatima è ancora attuale? Come sottolinea Vittorio Messori nella prefazione al libro, già nel 2000 Joseph Ratzinger, allora prefetto dell’ex Sant’Uffizio, nel suo commento teologico al terzo segreto, perentoriamente affermava: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». Aggiunge Messori: «Fatima è un messaggio “duro”, “politicamente scorretto”: proprio per questo è evangelico, nella sua rivelazione della verità e nel suo rifiuto di ipocrisie, eufemismi, rimozioni. Ma, come sempre in ciò che è davvero cattolico, la “durezza” convive con la tenerezza, la giustizia con la misericordia, la minaccia con la speranza. Così, l’avviso che ci è giunto dal Portogallo è, al contempo, inquietante e consolante». Pur denunciando il dilagare dell’iniquità e del peccato, osserva ancora, il messaggio di Fatima è dunque un invito a sperare, perché afferma che la salvezza personale e del mondo è possibile se si confida «nel cuore della Madre di Cristo, potente avvocata dell’umanità».