Giovedì 26 gennaio è ritornato alla casa del Padre Mons. Simeone Musich.
Nato ad Aquilonia di Cherso nel 1927, all’età di undici anni entrò nel seminario di Zara, ma nel 1941 si trasferì ad Ancona, quindi a Padova prima di tornare di nuovo a Zara. Nel febbraio del 1948, dopo la chiusura del seminario locale, fu accolto al seminario di Udine. Conclusi gli studi, nel 1950 ricevette l’ordinazione presbiterale nel duomo di Udine. Ebbe come primo incarico quello di cappellano nella parrocchia di Pontebba, insegnando al contempo religione nella locale scuola professionale. Nel 1963 venne nominato parroco di Fusine in Valromana e fu insegnante nel liceo di Tarvisio. Nel 1979, grazie ad un accordo fra monsignor Bellomi e l’arcivescovo di Udine Battisti, don Simeone viene incaricato nella diocesi di Trieste come delegato diocesano all’assistenza religiosa nei Centri di salute mentale, nei Centri diurni e nelle Residenze sanitarie e sociali di Trieste, divenuti punto di riferimento per la cura dei sofferenti psichici, dopo che la legge Basaglia del 1978 aveva portato alla chiusura dei manicomi. Nel 1997 poi, monsignor Musich fondò con un gruppo di volontari, l’associazione Buon Pastore. Scopo di questa associazione è quello di promuovere la difesa dei diritti fondamentali delle persone soggette a malattia mentale; combattere la disinformazione e il disinteresse su tali malattie, e condividere le situazioni di bisogno e di disagio di queste persone. Il 23 luglio 2008 gli è stato conferito il titolo di cappellano di Sua Santità, per il suo zelante servizio pastorale e anche in virtù del suo ruolo significativo nel coinvolgimento solidale del volontariato attorno ai malati psichici e alle loro famiglie.
Mentre lo affidiamo a Cristo sacerdote e buon Pastore, annunciamo che la liturgia esequiale, presieduta dall’Arcivescovo mons. Giampaolo Crepaldi, si terrà il sabato 4 febbraio alle ore 11.00 nella chiesa Gesù Buon Pastore, via G. De Pastrovich, 6 (ex OPP).
Come sua volontà, verrà sepolto nel cimitero di Cherso.
A quanti lo hanno conosciuto, apprezzato e amato, chiediamo una preghiera di suffragio.