29 gen | Festa diocesana della Vita Consacrata

Domenica 29 gennaio, nella chiesa di San Francesco, in via Giulia 70, alle ore 16.00, il nostro Vescovo Giampaolo presiederà la liturgia dei Vespri celebrando la Giornata mondiale della Vita Consacrata. Sono invitati tutti i consacrati e le consacrate della diocesi, ma anche i fedeli laici per ringraziare insieme il Signore per questo dono fatto alla Chiesa. I Consacrati non fanno parte della struttura gerarchica della chiesa, tuttavia ne rappresentano il polmone carismatico e spirituale. Recita così la Costituzione Dogmatica “Lumen Gentium” del Concilio Vaticano II:
“I religiosi pongano ogni cura, affinché per loro mezzo la Chiesa abbia ogni giorno meglio da presentare Cristo ai fedeli e agli infedeli: sia nella sua contemplazione sul monte, sia nel suo annuncio del regno di Dio alle turbe, sia quando risana i malati e gli infermi e converte a miglior vita i peccatori, sia quando benedice i fanciulli e fa del bene a tutti, sempre obbediente alla volontà del Padre che lo ha mandato”. (LG 46)
Nella nostra diocesi sono presenti 12 comunità maschili, tra Ordini e Congregazioni religiose (tra cui i Frati Minori Conventuali), per un totale di 73 Consacrati, e 19 comunità femminili (Ordini e Congregazioni religiose) per un totale di 135 suore. C’è da considerare, poi, la presenza in diocesi di 11 Istituti Secolari. Non è un esercito ma sono una presenza significativa da sostenere e incoraggiare, perché la vita consacrata non è fine a se stessa. I consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza “sono un segno per attirare efficacemente tutti i membri della Chiesa a compiere con slancio i doveri della vita cristiana”. (LG 44)
Papa Francesco, nell’omelia del 2 febbraio 2015 ha detto a proposito dell’obbedienza:
“Il Signore trasforma l’obbedienza in sapienza, con l’azione del suo Santo Spirito.
A volte Dio può elargire il dono della sapienza anche a un giovane inesperto, basta che sia disponibile a percorrere la via dell’obbedienza e della docilità allo Spirito. Questa obbedienza e questa docilità non sono un fatto teorico, ma sottostanno alla logica dell’incarnazione del Verbo: docilità e obbedienza a un fondatore, docilità e obbedienza a una regola concreta, docilità e obbedienza a un superiore, docilità e obbedienza alla Chiesa. Si tratta di docilità e obbedienza concrete”.