Venerdì santo | Via Crucis

DIOCESI DI TRIESTE

VIA CRUCIS

+ Giampaolo Crepaldi

Trieste, 25 marzo 2016

 

Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo, con la Tua santa Croce hai redento il mondo.

Signore Crocifisso, uniti a Te nella Via crucis, eccoci giunti nella Cattedrale di San Giusto dopo aver meditato sul mistero stupefacente della misericordia divina. Nei testi che abbiamo ascoltato, si sono mescolate, in un racconto coinvolgente e luminoso, pagine evangeliche riguardanti la Tua passione e pagine che ci hanno raccontato come la tua misericordia abbia trasformato uomini e donne segnati dal male del mondo in testimoni del tuo Vangelo di salvezza e di liberazione. In questo Anno Santo, Giubileo della Misericordia, aiutaci Signore a farci pellegrini e mendicanti di misericordia. Tenendo fisso lo sguardo su di Te il Crocifisso, donaci l’umiltà e il coraggio di scendere nelle zone più nascoste del nostro cuore, quelle ancora da evangelizzare. È lì che Tu ci attendi per donarci il tuo perdono e per renderci capaci di raggiungere la vetta del più grande amore.

Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo, con la Tua santa Croce hai redento il mondo.

Signore Gesù, facci dono della tua infinita misericordia per tutte le volte che ci siamo colpevolmente allontanati da Te, illudendoci di potercela fare da soli. Aiutaci a riaffermare – qui, questa sera, davanti alla Tua croce, con convinzione e senza tentennamenti – la nostra fede in Te: “Signore da chi andremo? Solo Tu hai parole di vita eterna”. Signore, la fede in Te, non è lo zucchero per addolcire la vita, ma è la vita stessa. Senza di Te i conti non tornano in nessun campo, la realtà non viene nemmeno compresa e noi non sappiamo neppure chi siamo.  Signore, nella Tua morte e nella Tua risurrezione, ci hai rivelato che Dio è Padre e che tutti siamo chiamati a diventare figli di Lui nello Spirito (cf Rm 8,15; Gal 4,6), e perciò fratelli e sorelle tra noi. Confermaci soprattutto nella fede che “la chiave, il centro e il fine di tutta la storia umana si trovano in Te che sei Signore e Maestro”.

Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo, con la Tua santa Croce hai redento il mondo.

Signore Gesù, la Tua Croce non è una croce di morte, ma di speranza e di fiducia. Eppure, Signore, tanti di noi che sono qui stasera e tantissimi che sono lontani da Te, siamo come presi da una crisi di speranza e di fiducia per le dense e innumerevoli nubi che impediscono di vedere il cielo e la luce. Signore Gesù, vieni con il dono radioso della tua misericordia perché il mondo è immerso nel buio e, senza luce, non sa dove andare. Signore, le guerre diffuse, le persecuzioni violente e frequentissime di cristiani, le stragi – quelle orribili dell’anno scorso a Parigi e quelle recenti a Bruxelles ad opera di fondamentalisti islamici che uccidono invocando il nome di Dio – le ingiustizie che spaccano il mondo tra pochi ricchi e una moltitudine di poveri, lo sfruttamento dei bambini e delle donne…: tutto questo ci toglie il cielo della speranza. Signore, inginocchiati davanti alla Tua croce, facci capire che la fede in te è la fonte di ogni speranza, perché proprio lì nella croce Ti riveli come Colui che soffre e che ama; proprio lì ha trionfato la speranza su ogni disperazione.

Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo, con la Tua santa Croce hai redento il mondo.

Signore Gesù, perdonaci e concedici la Tua misericordia per tutte le volte che è venuto meno l’amore per il fratello e la sorella nel bisogno. La Tua croce è l’icona dell’amore supremo: “Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3, 16). Fà, Signore, che i frutti del Giubileo si traducano in opere concrete di misericordia e di carità.  Fà, Signore, che siamo pronti a farci carico di quanto ci ha chiesto papa Francesco: “È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti”.

Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo, con la Tua santa Croce hai redento il mondo.

Signore, un’ultima preghiera che con Te vogliamo rivolgere in questo Anno giubilare al Padre celeste, Padre Tuo e Padre nostro, e alla Madonna, Madre Tua e Madre nostra.

Padre, fonte da cui sgorga l’Amore, che per l’immenso amore che hai riservato al mondo, hai donato Gesù, tuo dilettassimo Figlio, inviaci il tuo Santo Spirito a vivificare il nostro cuore e le nostre persone: trasformati interiormente dalla Tua grazia, aiutaci a diventare per i nostri fratelli testimoni vivi della tua misericordia.

Madre della divina Misericordia, sii la stella del nostro cammino, lungo le intricate strade della storia, nel cuore delle nostre città, nelle desolazioni del non-senso, dove tanti uomini e donne vivono in un buio tragico e pauroso i loro Venerdì, privi di speranza e di cielo, ma in trepida attesa della Tua misericordia e di una nostra parola e di un gesto che dia loro la gioia di cieli nuovi e di una terra nuova. Amen!

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