Evento della Memoria: i giovani in cammino verso la GMG

DIOCESI DI TRIESTE

INCONTRO DI PREGHIERA DEI GIOVANI DEL FVG IN VISTA DELLA GMG

+ Giampaolo Crepaldi

Trieste, Risiera di San Sabba, 24 gennaio 2016

 

Carissimi giovani amici del Friuli Venezia Giulia,

1. Nel cammino di avvicinamento alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, avete voluto sostare nella Risiera di San Sabba di Trieste per un momento di riflessione e di preghiera per la pace. Tra pochi giorni si celebrerà qui la Giornata della Memoria per ricordare una delle stagioni storiche più tragiche e oscure del nostro continente europeo. Queste mura parlano e ci dicono che qui ha preso corpo la sopraffazione dell’uomo contro l’uomo, che qui si è dispiegato un programma di odio e di morte, che qui sono state consumate vite in nome di ideologie disumane e crudeli. Queste mura ci interrogano e sollecitano l’esercizio della nostra responsabilità umana e cristiana. Quelli che qui hanno sofferto e sono morti; quelli che qui hanno subito umiliazioni degradanti e spaventose; quelli che qui si sono visti rubare ogni parvenza di umana dignità ci domandano: cosa vuoi fare della tua vita? Come vuoi impegnare la tua vita? Sul frante dell’odio o sul fronte dell’amore? Sul fronte della divisione o su quello della riconciliazione? Su quello della guerra o su quello della pace? Su quello della fraternità umana o su quello della sopraffazione?…Tante domande a cui bisogna dare una risposta…

2.     Cari amici, per noi cristiani la risposta è obbligata: la risposta è Cristo e il suo Vangelo di giustizia e di pace che, nella fede, abbiamo fatto nostra. Dobbiamo fare nostre soprattutto le parole di Gesù Cristo: Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Questa beatitudine dice che la pace è dono messianico e opera umana ad un tempo… E’ pace con Dio, nel vivere secondo la sua volontà. E’ pace interiore con se stessi, e pace esteriore con il prossimo e con tutto il creato. Sì, la pace è il bene per eccellenza da invocare come dono di Dio e, al tempo stesso, da costruire con ogni sforzo. In un mondo, quello odierno, segnato ancor oggi da tanti drammi, guerre, ingiustizie e insicurezza dobbiamo domandarci: è possibile percorrere un’altra strada? Possiamo uscire da questa spirale di dolore e di morte? Possiamo imparare di nuovo a camminare e percorrere le vie della pace? In una delle sue illuminanti omelie, Papa Francesco ci ha dato questa risposta: “La mia fede cristiana mi spinge a guardare alla Croce. Come vorrei che per un momento tutti gli uomini e le donne di buona volontà guardassero alla Croce! Lì si può leggere la risposta di Dio: lì, alla violenza non si è risposto con violenza, alla morte non si è risposto con il linguaggio della morte. Nel silenzio della Croce tace il fragore delle armi e parla il linguaggio della riconciliazione, del perdono, del dialogo, della pace”.

3.     Cari amici, a conclusione vorrei invitavi a pregare la stupenda e impegnativa preghiera di san Francesco.

O Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace;
Dov’è odio ch’io porti l’amore;
Dov’è offesa ch’io porti il perdono;
Dov’è discordia ch’io porti l’unione;
Dov’è dubbio ch’io porti la fede;
Dov’è errore ch’io porti la verità;
Dov’è disperazione ch’io porti la speranza Dov’è tristezza ch’io porti la gioia;
Dov’è tenebra ch’io porti la luce;
Oh! Maestro, fa’ che io non cerchi tanto:
Ad essere consolato, quanto a consolare
Ad essere compreso, quanto a comprendere
Ad essere amato, quanto ad amare
Poiché é dando che si riceve
Perdonando che si é perdonati,
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
Che la Madonna vi accompagni e vi protegga!