Commemorazione di tutti i fedeli defunti

DIOCESI DI TRIESTE

Commemorazione di tutti i fedeli defunti

+ Giampaolo Crepaldi

Cimitero Sant’Anna, 2 novembre 2015

 

Carissimi fratelli e sorelle,

1.     Dopo aver celebrato ieri la Solennità di Tutti i Santi, oggi la Chiesa ci invita a pregare per tutti i defunti: per quelli che ci sono stati cari per i legami di parentela, ma anche per quelli che non abbiamo conosciuto e che nessuno ricorda. La celebrazione di oggi, infatti, vuole essere una possibilità che la Chiesa ci offre per unirci a tutti i defunti nella preghiera e nell’Eucaristia, aiutandoli a purificarsi per raggiungere Dio nella gloria del cielo. In questa giornata, la Chiesa ci offre anche la preziosa opportunità di professare alcune fondamentali verità della nostra fede cristiana. In primo luogo che l’uomo non finisce con la morte, e che la vita non muore. Infatti, noi crediamo che la vita si trasforma nell’eternità di Dio, e  che ogni uomo ha un’anima immortale destinata al Cielo. Noi crediamo alla libertà di ognuno che sceglie il bene e il male secondo la responsabilità propria. Noi crediamo che, alla fine dei tempi, dalla terra i corpi risorgeranno come Cristo, e allora vi sarà un mondo nuovo e bello, fatto di luce, di vita e di amore: un mondo senza fine.

2.     Carissimi fratelli e sorelle, la memoria dei nostri defunti si fa quindi occasione opportuna per confermare la nostra fede in Cristo morto e risorto, primizia di coloro che risorgeranno. San Francesco di Assisi chiamava la morte “Sorella morte corporale”. Quando giungerà quel momento, questa sorella ci trovi vigilanti nella preghiera, affinché niente ci allontani da Dio su questa Terra, ma tutto e tutti ci sostengano nell’ardente desiderio di riposare serenamente ed eternamente nel Signore. In queste ore, mentre facciamo visita al cimitero, è bello pensare che sarà Gesù stesso a risvegliarci. Gesù ha rivelato che la morte del corpo è come un sonno dal quale Lui ci risveglia. Inoltre, la Chiesa ha sempre esortato a pregare per i defunti, in particolare attraverso la celebrazione eucaristica che è il miglior aiuto spirituale che noi possiamo dare alle loro anime, particolarmente a quelle più abbandonate.

3.     Carissimi fratelli e sorelle, il fondamento della preghiera di suffragio si trova nella comunione del Corpo Mistico di Gesù Cristo. In questa salutare prospettiva, noi sappiamo che le preghiere e la celebrazione di questa Eucaristia vanno a beneficio dei nostri cari defunti, aprendo loro le porte del Paradiso di Dio, là dove saranno asciugate le loro lacrime e non ci sarà più sofferenza alcuna, ma solo gioia e pace vera, piena e definitiva. Il gesto che noi oggi ripetiamo nei confronti dei nostri cari defunti è quello di porli nelle mani di Cristo così che possa realizzarsi per ciascuno di loro ciò che dice il libro della Sapienza: “Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e nessun tormento le toccherà”. Ci aiuti la Madonna, Porta del cielo, a comprendere sempre più il valore della preghiera di suffragio per i defunti. Loro ci sono vicini! Ci sostenga nel quotidiano pellegrinaggio sulla terra e ci aiuti a non perdere mai di vista la meta ultima della vita che è il Paradiso.