Festa diocesana della Famiglia

DIOCESI DI TRIESTE
FESTA DIOCESANA DELLA FAMIGLIA
+ Giampaolo Crepaldi
Parrocchia Madonna del mare, 4 ottobre 2015

Carissimi fratelli e sorelle,

1. L’odierna Festa diocesana della famiglia si celebra in felice coincidenza temporale con l’apertura a Roma del Sinodo sulla famiglia, Sinodo che pone al centro delle sue riflessioni dottrinali e pastorali il vangelo del matrimonio e della famiglia nella società di oggi. Il progetto di Dio sulla vita degli uomini, stabilito nella creazione e che sarà ricapitolato in Cristo alla fine dei tempi, ha al centro, infatti, il matrimonio e la famiglia. La Festa diocesana della famiglia ha scelta come tema di riflessione tre parole care a papa Francesco: “permesso?”, “grazie”, “scusa”, parole ripetutamente ricordate perché, “aprono la strada – come scrive il Pontefice – per vivere bene nella famiglia, per vivere in pace. Sono parole semplici, ma non così semplici da mettere in pratica! Racchiudono una grande forza: la forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltà e prove; invece la loro mancanza, a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollare” (Udienza, 13 maggio 2015).

2. Le letture bibliche di questa domenica culminano nell’esigente richiamo di Gesù contenuto nel brano del Vangelo di Marco che abbiamo appena ascoltato: “… dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola (10, 6-8). Queste impegnative parole evangeliche evocano la bellezza e la serietà dell’amore matrimoniale: l’amore tra un uomo e una donna è indissolubile e dura tutta la vita. Nessuna legge può sminuire la verità che il Signore afferma con decisione. Inoltre, essere una sola carne non ha solo un significato fisico, ma indica che Dio ha pensato l’uomo e la donna in continua relazione e dialogo profondo. Quindi, tutte le volte che con leggi umane stravolgiamo il progetto originario di Dio sul matrimonio, stiamo snaturando il suo senso e stiamo disobbedendo al Signore.

3. Carissimi fratelli e sorelle, in questa salutare prospettiva evangelica, mi sembra necessario tenere in debita considerazione il legame tra matrimonio e società. Infatti, l’attenzione sul matrimonio non deve avere solo una dimensione di pastorale matrimoniale e familiare. Dato che il matrimonio è alla base della famiglia e la costituisce, si può dire che il matrimonio sia a fondamento dell’intera società, dato che questa ha origine dalla famiglia. Ogni indebolimento del matrimonio – che è anche una istituzione sociale – comporta un declino e un impoverimento delle relazioni sociali in quanto tali. E’ nel matrimonio che, per la prima volta, due poli complementari della persona umana, l’uomo e la dona, si accolgono in un vincolo indissolubile e aperto alla vita e, così facendo, fondano la comunione sociale e tra le generazioni, assumendo una responsabilità pubblica fondata non sui desideri ma sulla complementarietà secondo un ordine, l’ordine naturale e, quindi, l’ordine del Creatore.

4. Carissimi fratelli e sorelle, vanno inoltre sempre tenute in stretta relazione sia la dimensione naturale sia quella sopranaturale del matrimonio. Non va dimenticato, infatti, che il matrimonio è prima di tutto di ordine naturale. Già a questo livello si comprende che la sessualità umana ha anche una dimensione pubblica di accoglienza, di promessa, di impegno, di corresponsabilità secondo l’ordine della natura umana, che non è semplicemente un dato fisico ma che non può prescindere dal dato fisico. Già a questo livello il matrimonio è indissolubile, per la profondità dell’unione degli sposi e per la responsabilità verso i figli. Ma il matrimonio è stato elevato da Nostro Signore Gesù Cristo a sacramento, segno reale dell’amore sponsale di Cristo per la Chiesa e inizio di una nuova creazione, dopo la caduta del peccato. E’ così che l’elemento naturale viene confermato nella sua verità e nel contempo elevato e purificato. Sta qui il rapporto tra l’Eucarestia e il Matrimonio: come sull’altare si ripropone realmente il Sacrificio di Cristo per la nuova creazione, così nel matrimonio, i due sposi si uniscono rinascendo per la nuova creazione. “Questo mistero è grande”.

5. Carissimi fratelli e sorelle, il matrimonio come sacramento ha una potente valenza in ordine alla costruzione della società degli uomini. Esso conferma l’ordine naturale e poi lo aiuta ad essere se stesso elevandolo e purificandolo. In ogni campo della vita sociale e politica la Chiesa fa questo. Ma lo fa soprattutto circa il matrimonio e la famiglia che stanno all’origine della società. La preparazione dei nostri giovani fin dall’adolescenza alla bellezza del matrimonio cristiano, la predicazione del valore della castità prematrimoniale, matrimoniale e di coloro che scelgono la castità per il Regno di Dio, l’attenzione nel fare le cose in modo che non si celebrino matrimoni nulli, il lancio di una pastorale familiare incentrata non tanto sulle difficoltà ma sulla bellezza dell’amore umano, la trasmissione alle nuove generazioni di una teologia del corpo secondo gli insegnamenti di Paolo VI nella Humanae Vitae e di Giovanni Paolo II nella Familiaris consortio sono tutte attività incentrate sul matrimonio e sulla famiglia, ma non aliene dalla costruzione della società secondo il progetto di Dio.

6. Carissimi fratelli e sorelle, confermando e approfondendo la dottrina della fede sul matrimonio e sulla famiglia, il Sinodo potrà dare nuova energia di incontro pastorale con le persone che vivono situazioni familiari difficili o non conformi alla verità umana e cristiana del matrimonio nella verità misericordiosa del matrimonio stesso. Potrà dare nuovo slancio anche all’impegno sociale e politico, secondo i principi della Dottrina sociale della Chiesa, per la protezione e promozione pubblica del matrimonio e della famiglia. A questo riguardo desidero chiudere con alcune parole di papa Francesco: “Se non troviamo un soprassalto di simpatia per questa alleanza, capace di porre le nuove generazioni al riparo dalla sfiducia e dall’indifferenza, i figli verranno al mondo sempre più sradicati da essa fin dal grembo materno. La svalutazione sociale per l’alleanza stabile e generativa dell’uomo e della donna è certamente una perdita per tutti. Dobbiamo riportare in onore il matrimonio e la famiglia! La Bibbia dice una cosa bella: l’uomo trova la donna, si incontrano e l’uomo deve lasciare qualcosa per trovarla pienamente. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre per andare da lei. E’ bello! Questo significa incominciare una nuova strada. L’uomo è tutto per la donna e la donna è tutta per l’uomo” (Udienza, 22 aprile 2015). Che la Sacra Famiglia ci aiuti e ci protegga!