Messaggio per la Pasqua

DIOCESI DI TRIESTE

Messaggio per la Pasqua 2015

+ Giampaolo Crepaldi

 

Cari fratelli e sorelle,

Cristo è risorto! Questo è l’annuncio, antico e sempre nuovo, dello straordinario avvenimento realizzatosi a Gerusalemme venti secoli fa e che la Chiesa continua a far risuonare in tutto il mondo, fino ad oggi. Su questo annuncio si fonda la fede di noi cristiani di oggi, certi della testimonianza di Maria la Madre di Gesù, di Maddalena e delle altre donne che per prime videro il sepolcro vuoto, di Pietro e degli altri Apostoli, dei discepoli di Emmaus e di tutti gli undici, riuniti nel Cenacolo (cf. Mc 16,9-14).

La risurrezione di Cristo è un avvenimento che, pur oltrepassando la storia, si compie in un momento preciso della storia, segnandola con un tratto indelebile. E’ l’avvenimento che ha squarciato per sempre le tenebre della morte; è l’avvenimento che ha portato nel mondo lo splendore di Dio, lo splendore della verità e del bene. Nel tempo pasquale la Chiesa prega ed esulta con queste parole: “In resurrectione tua, Christe, caeli et terra laetentur – Nella tua risurrezione, o Cristo, gioiscano i cieli e la terra” (Liturgia delle Ore.). E’ l’esultanza dei cristiani che avvertono nel profondo delle loro anime il desiderio di ringraziare Dio per la sua infinita bontà, bellezza e verità. Di ringraziare Dio, nonostante il mondo sia segnato ancor oggi da situazioni dolorosissime: miseria, fame, malattie, guerre, violenze, persecuzioni, disprezzo della persona umana… Cristo è morto ed è risorto proprio per questo! E’ morto anche a causa dei nostri peccati di oggi, ed è risorto affinché la nostra storia conosca finalmente i giorni della redenzione, della giustizia e della pace.

La Risurrezione di Cristo è come la primavera quando spuntano e si schiudono le gemme sui rami degli alberi, perché da essa promana una straordinaria irradiazione di vita spirituale che dà forza e significato ad ogni speranza umana, ad ogni attesa, desiderio, progetto. E’ in questa illuminante prospettiva che desidero collocare il mio augurio di una buona e santa Pasqua. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera di pace per il mondo, segnato da guerre disumane e distruttive; sia soprattutto una primavera per le migliaia di cristiani perseguitati e discriminati che attendono libertà di professare la loro fede e serenità per le loro comunità. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera di vita per le nostre famiglie, desiderose come sono di un rinnovato riconoscimento del loro insostituibile ruolo pubblico e per i bambini che sono il bene più prezioso della nostra società. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera per i lavoratori, molti dei quali vivono giorni di angoscia per le incerte prospettive di sviluppo del nostro territorio e dei giovani che devono fare i conti quotidianamente con una precarietà sociale e lavorativa che li lascia sgomenti e impauriti. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera di futuro per la nostra città che sembra invece incamminarsi, con inconsapevole ineluttabilità, verso un declino assai triste. Sia la Risurrezione di Cristo una primavera dei cuori e delle menti che metta in soffitta vecchie e nuove ideologie – sempre disumane -, per far gustare a tutti la felicità e la gioia di essere uomini e donne, in quella pace e in quella solidarietà che il Signore ci ha conquistato con la sua Pasqua di morte e di risurrezione.

A tutti una buona e santa Pasqua e tutti benedico di cuore!