Prima Festa diocesana dei Popoli: una ferma condanna degli atti terroristici di Parigi

DIOCESI DI TRIESTE

FESTA DIOCESANA DEI POPOLI

+Giampaolo Crepaldi

Cattedrale di San Giusto, 11 gennaio 2015

 

 

Carissimi fratelli e sorelle,

1.     Sono molto lieto di accogliervi qui in Cattedrale in occasione della prima Festa diocesana dei popoli che, per quest’anno, celebriamo in occasione della domenica dedicata dalla Chiesa al ricordo del Battesimo di Gesù. Il peccato degli uomini aveva chiuso i cieli. Con la venuta di Gesù e con il suo battesimo, come ci racconta il Vangelo di Marco che abbiamo ascoltato, i cieli si aprono di nuovo. Sono i cieli di Dio, sono i cieli della sua misericordia, sono i cieli del suo amore infinito per ognuno di noi. Gesù, senza peccato, va con i peccatori a farsi battezzare da Giovanni. E’ un gesto di profonda solidarietà ed è un gesto rivelativo del nuovo tempo della salvezza che Lui ci ha portato. In questa circostanza siamo invitati tutti a ripensare al nostro battesimo. Con quel rito sacramentale e sotto la potente azione dello Spirito di Gesù siamo diventati figli di Dio, siamo entrati a far parte della Chiesa, siamo diventati cristiani e siamo stati chiamati a vivere da cristiani.

2.     Carissimi, con il battesimo che abbiamo ricevuto siamo anche diventati in Cristo tutti fratelli e sorelle. Le differenze che ci caratterizzano, quelle della cultura, della differente appartenenza etnica, del colore… non valgono più nella prospettiva cristiana della fraternità battesimale. E’ questa la grande rivoluzione del cristianesimo. E’ questa anche la base della civiltà cristiana, di quella che il beato pontefice Paolo VI chiamava la civiltà dell’amore. Molti di voi sono giunti in Italia sotto la spinta di situazioni difficili presenti nei vostri paesi di origine. Siete qui ora a contribuire con il vostro onesto lavoro al progresso di questo paese. Anche se le difficoltà sono tantissime, aggravate da una crisi economica e sociale acuta e persistente, bisogna lavorare tutti nella prospettiva della reciproca comprensione, della comune solidarietà e della generosa fraternità. La Chiesa di Trieste vi è accanto con il suo cuore di madre, capace di capirvi, di proteggervi, di sostenervi. Anche voi siete chiamati ad amare la Chiesa e sentirla come vostra. Amate soprattutto la vostra fede cristiana, che vi consente di avvertire che il Padre celeste vi è sempre vicino, soprattutto nei momenti complicati della vita. Affidatevi alla Madonna, la nostra Madre: lei sa quello che c’è nel vostro cuore, conosce le vostre attese e le vostre speranze e anche le vostre delusioni e sofferenze; accompagna le vostre famiglie e i vostri figli sulle strade del bene.

3.     Carissimi fratelli e sorelle, in questi giorni siamo stati tutti sconvolti dai tragici eventi di Parigi, dove alcuni terroristi islamici hanno provocato una serie terribile di stragi in nome della loro religione. Vogliamo qui, nel contesto di questa santa Messa e di questa Festa diocesana dei popoli, formulare, con tutte le nostre forze, una condanna ferma degli attacchi terroristici di Parigi, frutto di una visione disumana della storia e della civiltà. Nel valutare quei fatti tremendi, affidiamoci agli illuminanti insegnamenti della nostra fede cristiana. Essa ci dice che ogni uomo e ogni donna sono creati ad immagine e somiglianza di Dio; ci dice che ogni uomo e ogni donna sono un fratello e una sorella; ci dice che non si può mai usare la violenza per imporre la propria verità; ci dice che il vero martire non è quello che uccide in nome di Dio, ma quello che si lascia uccidere piuttosto che rinnegare la sua fede in Dio. Preghiamo, carissimi, affinché il continente europeo ritrovi la forza di partire da queste elementari verità per recuperare le sue radici cristiane sulle quali, lungo i secoli e nonostante tantissimi errori, ha costruito una straordinaria e luminosa civiltà. Preghiamo anche affinché nel mondo si diffonda la comprensione tra i popoli e la fraternità. La fraternità è vita, la violenza è morte; la fraternità è il bene, la violenza è il male; la fraternità unisce, la violenza disgrega e distrugge; la fraternità apre per tutti i cieli del Dio dell’amore e della misericordia, la violenza li chiude sempre e per tutti. Affidiamo questa bella e significativa giornata alla Vergine Maria che invochiamo come Regina dei popoli e della pace.