Solennità di Maria Madre di Dio

DIOCESI DI TRIESTE

Maria, Madre di Dio

+Giampaolo Crepaldi

Cattedrale di San Giusto, 1 gennaio 2015

 

Carissimi fratelli e sorelle,

1.     La Chiesa celebra oggi, in maniera solenne, la divina maternità di Maria, posando il suo sguardo contemplativo su Colei che ci diede il Salvatore del mondo. Essa ringrazia la Trinità santa per questa donna unica nella quale il Verbo nacque nella nostra natura umana. La santa liturgia odierna rende omaggio a Maria, dopo il Natale di Gesù, perché anche Lei è la grande protagonista del mistero natalizio. Un celebre passaggio della Esortazione Apostolica Marialis Cultus spiega l’importanza della festa odierna. Così scriveva il beato Paolo VI: “Il tempo di Natale costituisce una prolungata memoria della maternità divina, verginale, salvifica, di colei la cui illibata verginità diede al mondo il Salvatore: infatti, nella solennità del Natale del Signore, la Chiesa, mentre adora il Salvatore, ne venera la Madre gloriosa; nella Epifania del Signore, mentre celebra la vocazione universale alla salvezza, contempla la Vergine come vera Sede della Sapienza e vera Madre del Re, la quale presenta all’adorazione dei Magi il Redentore di tutte le genti (cf. Mt 2,11); e nella Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe riguarda con profonda riverenza la santa vita che conducono nella casa di Nazaret Gesù, Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, Maria, sua Madre, e Giuseppe, uomo giusto (cf. Mt 1,19)”.

2.     Carissimi fratelli e sorelle, perché la Chiesa chiama Maria con il titolo di Madre di Dio? Nei primi secoli del cristianesimo si discusse molto se era lecito o no usare un tale termine. La risposta definitiva venne con il Concilio di Efeso nel 431. In quel Concilio, i vescovi ci consegnarono una straordinaria verità di fede che ha accompagnato la storia della Chiesa fino ad oggi. Maria è Madre di Dio perché Gesù, la Seconda Persona della Santissima Trinità, nella pienezza dei tempi, si è fatto uomo e ha assunto la nostra natura umana. Egli, dunque, vero Dio e vero uomo, è un’unica persona in due nature: la natura divina e la natura umana. Dal momento che la persona è comunque divina, la Vergine Maria è Madre di Dio. Diventare Madre di Dio è il massimo a cui possa arrivare una persona umana. Per questo motivo, alcuni teologi dei primi tempi della vicenda cristiana parlavano di Maria come il confine tra il creato e l’increato: al di là di questo confine vi è solo Dio.

3.     Carissimi fratelli e sorelle, in quanto Madre di Dio, la Madonna è anche Madre nostra, di noi cristiani che apparteniamo alla Chiesa. Da questo fatto consolante deve sgorgare tra il popolo cristiano una continua e incessante devozione mariana. Non si può essere cristiani senza essere mariani, ovvero senza nutrire una fervida devozione alla Madonna. Sono lieto di annunciare che a dare spessore a questo nostro amore per la Vergine Maria prenderà avvio nella nostra Diocesi il prossimo 25 di gennaio la peregrinatio Mariae. Sarà Lei che verrà nelle nostre comunità parrocchiali, nelle nostre famiglie, nei posti dove si studia e si lavora, nei luoghi della sofferenza e della solidarietà. Verrà come messaggera del suo Figlio Gesù, affinché lo possiamo conoscere meglio e amarlo con docile disponibilità. La peregranatio Mariae sarà, di fatto, un segno bellissimo della presenza di Gesù in noi e tra di noi. Tutti dobbiamo essere devoti alla Madonna e quanto più lo saremo tanto più assomiglieremo a Gesù.

4.     Carissimi fratelli e sorelle, quest’oggi si celebra anche la Giornata mondiale della pace, resa ricca da un prezioso Messaggio del Santo Padre Francesco sul tema Non più schiavi, ma fratelli. Papa Francesco sollecita la Chiesa e l’umanità intera a far tesoro del valore cristiano della fraternità, capace di superare quelle forme odiose di asservimento delle persone povere e indifese che deturpano il volto del nostro tempo. Scrive il Papa: “Nella sua opera di annuncio della verità dell’amore di Cristo nella società, la Chiesa si impegna costantemente nelle azioni di carattere caritativo a partire dalla verità sull’uomo. Essa ha il compito di mostrare a tutti il cammino verso la conversione, che induca a cambiare lo sguardo verso il prossimo, a riconoscere nell’altro, chiunque sia, un fratello e una sorella in umanità, a riconoscerne la dignità intrinseca nella verità e nella libertà” (Messaggio, n. 6). All’inizio di un nuovo anno, affidiamo questi voti alla Madonna, che invochiamo come Madre di Dio e nostra.