Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria

DIOCESI DI TRIESTE

Solennità Immacolata Concezione di Maria

 

+ Giampaolo Crepaldi

Trieste, Cattedrale di San Giusto 8 dicembre 2014

 

Carissimi fratelli e sorelle,

1.     Quest’anno, la rapida successione di giorni con cui si celebra la seconda domenica di Avvento e la solennità dell’Immacolata Concezione di Maria ci sollecita a scoprire, con particolare attenzione, il legame tra queste due celebrazioni liturgiche. Nel tempo dell’Avvento che ci prepara al Natale, infatti, la Chiesa vuole presentarci Maria, la Donna che Dio ha scelto fin dall’eternità per essere la Madre del Figlio suo, Gesù. Di fatto, l’Avvento è tempo eminentemente mariano, perché è il tempo in cui Maria ha fatto spazio nel proprio grembo al Redentore del mondo, in cui portò in sé l’attesa e la speranza dell’umanità. Se Avvento significa la prima venuta storica di Gesù, Maria non solo l’ha attesa insieme al suo popolo, ma l’ha preparata e resa possibile perché è lei la Madre dell’Atteso. Se poi l’Avvento significa anche la seconda e ultima venuta di Cristo, quando egli porterà la liberazione e la salvezza definitiva, Maria – che è già nella gloria – anticipa quel futuro che la Chiesa aspetta. Maria è già ora quello che la Chiesa sarà, quando il Signore verrà.

2.     Cari fratelli e sorelle, il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con queste significative parole: “La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente ed in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano, è stata preservata immune da ogni macchia della colpa originale”. Parole confermate dalla Vergine stessa quattro anni dopo nella grotta di Lourdes dove, presentandosi a santa Bernadette, disse: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Parole che prendono tutto il loro valore dal brano del Vangelo di Luca che abbiamo ascoltato. Esso ci riporta al momento dell’annunciazione, quando l’Arcangelo Gabriele chiamò Maria piena di Grazia e le annunciò la nascita del Redentore nel suo grembo verginale, dopo aver detto il suo fiat, il suo , a Dio che la scelse dall’eternità per essere la Madre del suo Figlio.

3.     Cari fratelli e sorelle, come Maria anche noi dobbiamo dire il nostro fiat, il nostro al Signore. Maria è immacolata anche perché non ha mai detto di no a Dio e ci ricorda che c’è una sola cosa che inquina veramente il nostro cuore: il nostro no a Dio, il peccato. Si tratta di un messaggio prezioso e quanto mai urgente. Viviamo in un tempo che ha perso il senso del peccato. Maria è il punto di riferimento, la stella polare della nostra purezza e della nostra speranza di vivere in questo mondo in maniera santa e rispondente al disegno di Dio e alla sua divina volontà. Maria ci lascia un esempio da seguire. Se l’opera della salvezza è dono d’amore di Dio, la sua realizzazione in noi richiede anche la nostra disponibilità. Come Dio chiese a Maria la sua collaborazione per la nascita e la crescita umana di Gesù, così esige da tutti noi il della fede, un mediante il quale ci invita a fidarci e ad affidarci a Lui.

4.     Cari fratelli e sorelle, nell’ambito di questa celebrazione eucaristica procederò alla benedizione della teca che contiene i reliquiari di due papi santi: san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II. Le loro reliquie vengono ora esposte qui nella nostra Cattedrale per la devota venerazione del popolo cristiano. Come Maria, anche san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II raggiunsero le vette della santità perché seppero dire, sempre e con eroica generosità, il loro si al Signore. Santità vuol dire essere conformi a Cristo, vuol dire seguire il suo Vangelo, vuol dire fare la sua santa volontà, vuol dire amare Dio con tutta la forza del proprio cuore e amare i fratelli, soprattutto i poveri e i bisognosi, con piena disponibilità e senza calcoli impropri. Come Maria, san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II furono pieni del Signore; come Maria essi donarono al mondo il Signore. Essere santi, infatti, vuol dire essere pieni di grazia ed essere pronti a donare la grazia, la grazia che è il Signore nostro Gesù Cristo. Per intercessione della Vergine Immacolata, di san Giovanni XXIII e di san Giovanni Paolo II il Signore ci conceda di andare incontro a Lui in santità e purezza di spirito. Amen!