Madonna della Salute

DIOCESI DI TRIESTE

MADONNA DELLA SALUTE

+ Giampaolo Crepaldi

Trieste, 21 novembre 2014

 

 

Carissimi fratelli e sorelle,

 

1.     Sono particolarmente lieto di presiedere questa solenne celebrazione eucaristica che, con amore profondo e sincera devozione, vede la città di Trieste stringersi intorno alla Madonna della salute, venerata in questo Santuario a Lei dedicato. Questo Santuario è un tesoro prezioso posseduto dalla nostra città e costituisce, con la Basilica Cattedrale, come il suo centro ideale. Qual è allora il significato profondo di questa sua ideale centralità? A me sembra che esso ci insegni un modo nuovo e diverso di guardare alla realtà, che purtroppo abbiamo perduto e che invece i nostri fratelli, che l’hanno costruito, possedevano in pienezza. Essi erano spesso persone analfabete, ma in grado di leggere la sua complessa e meravigliosa simbologia, perché sapevano cogliere e intra-vedere la presenza di Dio. Essi sapevano che questo Santuario è abitato da una Presenza: dalla Presenza di un Mistero di grazia, di misericordia, di tenerezza, dal momento che Dio si fece uomo nel corpo di Maria. In Maria, Dio si è fatto uomo veramente, pienamente e l’uomo scopre di essere stato predestinato nel Cristo ad una dignità infinita. Chi sente la presenza del mistero di questa predestinazione, prega, perché la certezza di questa vicinanza prende corpo nella preghiera. E così, venire oggi in questo Santuario per pregare e per incontrare la Madonna è come riscoprire la straordinaria dignità che Dio, nel suo amore infinito, costantemente ricrea in ognuno di noi con il dono inestimabile della sua Parola e dei sacramenti.

 

2.     Carissimi fratelli e sorelle, in questa giornata così speciale per ognuno di noi e per la nostra città dobbiamo intensificare la preghiera alla Madonna della salute.

– Vogliamo pregare la Madonna per la Chiesa universale e per la nostra Chiesa diocesana, impegnata a portare a termine l’ultimo anno del Sinodo diocesano: che il Sinodo illumini il nostro camminare, sotto la guida dello Spirito Santo, per le tortuose e spesso tormentate strade della nostra città, che sta vivendo complessi problemi di ordine sociale, economico e spirituale.

– Vogliamo tutti insieme pregare la Madonna della salute affinché ci renda testimoni e dispensatori di una carità vissuta, soprattutto a favore degli umili, dei poveri, di quanti vivono nel bisogno morale e materiale e  di coloro che si lasciano prendere dal  pessimismo o dalla tentazione di scegliere la via dell’egoismo e della cattiveria.

– Vogliamo tutti insieme invocare la Madonna della salute affinché ci difenda dal male, soprattutto dal male del peccato. Tu che sei la nostra Avvocata, difendici da chi ci vuole persuadere a vivere al di sotto della nostra dignità. Difendici da tutto ciò che ci impedisce di vivere secondo l’intera misura della nostra vocazione cristiana. Difendici da chi ci vuole sradicare dalla verità cristiana. Difendi i nostri bambini dal vuoto dell’educazione che insidia le nostre famiglie e le nostre scuole. Difendi i nostri giovani dall’inganno di chi vende loro morte sotto forma di evasione. Difendi i nostri sposi dal rifiuto immotivato ed irresponsabile di donare la vita. Difendi i nostri ammalati dal primato dei bilanci e della burocrazia e dai una mano forte a chi mette la loro salute al di sopra di tutto.

 

3.        Cari fratelli e sorelle, in questa solenne circostanza, sono lieto di annunciare che, a partire dal mese di gennaio, si terrà la peregrinatio Mariae, il passaggio della Madonna in tutte le parrocchie dellanostra Chiesa diocesana. Con questa iniziativa, spirituale e pastorale, intendo che sia la Madonna ad accompagnare la nostra Diocesi nel suo ultimo anno di Sinodo, il Sinodo della fede. Quando Maria si mise in viaggio verso la casa di Elisabetta, come missionaria del Verbo di Dio, al suo saluto esultò il grembo dell’anziana cugina che tutti conoscevano sterile. “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta (Lc 1,39-40). La peregrinatio Mariae sarà un invitare Maria a varcare la soglia delle nostre comunità parrocchiali e delle nostre famiglie, così come un tempo, varcò quella della casa di Zaccaria. Essa porterà a tutti lo stesso messaggio di fede materna e di amore. Maria si metterà in viaggio per le strade di Trieste per farci esultare nella fede, per aiutarci a non rassegnarci ad una vita cristiana  sterile, sicuri che Dio continua a fecondare i nostri progetti con la sua Parola, e continua a deporre nei cuori di tanti giovani il seme della chiamata divina.  Maria attraverserà le nostre strade, visiterà le nostre contrade, abiterà la vita delle nostre case, condividendo speranze e angosce. Inizieremo la peregrinatio Mariae a gennaio con una solenne celebrazione qui nel Santuario della Madonna della salute, dove poi una copia della Madonna delle grazie che si venera nell’altare a destra entrando in chiesa, passerà di parrocchia in parrocchia. Essa sarà circondata dal dovuto onore, pregata fervorosamente con la preghiera del santo Rosario; tutti dovranno sentirsi coinvolti per trasportarla in cammino per le vie delle nostre parrocchie: a consolare gli afflitti, a dare speranza a chi l’ha persa, a dare salute alle anime e ai corpi, a consegnare Gesù e il suo Vangelo ad ogni persona che invoca liberazione e salvezza. Grazie a questa peregrinatio, sarà Maria a convincere il cuore di tutti, in particolare degli indifferenti e dei giovani, che è bello dedicare l’esistenza al servizio di Dio e dei fratelli…e che non c’è gioia più grande di questa.  Amen.