Presentazione a Trieste del VI Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo e Mostra di scultura del Maestro Sergio Sorgini
Evento particolare e straordinario sabato 22 novembre alle ore 17,30 a Trieste. Nel vivace e storico scenario della Galleria Tergesteo, in pieno centro cittadino, si danno appuntamento due avvenimenti combinati e incentrati su un unico tema: la Donna.
LA DONNA NELLA RIVOLUZIONE – LA RIVOLUZIONE DELLA DONNA è il tema emergente dal Sesto Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo (edizioni Cantagalli, Siena 2014), redatto dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân in collaborazione con altri cinque Centri di ricerca europei e latinoamericani.
“BASTA VIOLENZA” è il filone tematico di alcune opere dell’artista veronese Sergio Sorgini, che ha dedicato la propria attenzione alla violenza sulle donne, mettendo in luce nella lacerazione dei corpi la lacerazione dell’anima.
I due eventi combinati sono collocati volutamente non in un luogo appartato, ma pubblico, vitale, nel centro della città, in mezzo ai negozi e ai centri attorno ai quali vivono i cittadini. Non si tratta quindi di un convegno ma di una proposta viva sia di pensiero che visiva.
Dall’indagine sulla donna promossa dall’Osservatorio e che emerge da questo Sesto Rapporto si capisce che la questione femminile ha ormai cambiato di segno. Non è più il problema della parità dei diritti e delle opportunità. Le rivendicazioni del vecchio femminismo sono ormai superate. Si tratta di qualcosa di molto più radicale. La donna è oggi teatro di una sperimentazione di una umanità post-umana. La fecondazione artificiale e l’utero in affitto tolgono alla donna le sue caratteristiche naturali di sposa e di madre. I legami familiari, parentali, filiali vengono riprogettati in laboratorio. C’è però anche un nuovo femminismo, che non accetta questa pianificazione della donna fatta dai nuovi poteri forti. A capo dei movimenti per la vita e la famiglia e contro il gender ci sono donne. Come sono donne quelle che, nei Paesi poveri, rifiutano questa nuova colonizzazione da parte dei Paesi sviluppati.
Sorgini presenterà alcuni lavori che rappresentano il tema della violenza sulle donne. “Non più violenza”, tema che caratterizza anche altre sculture in permanenza a Orvieto e Napoli, è il concetto che Sorgini vuole esprimere con i suoi lavori.
“Il tema predominante del mio lavoro – ha dichiarato il Maestro in vista dell’appuntamento triestino del 22 novembre -, che quasi mai di si stacca dall’osservazione attenta della realtà che mi circonda, punta a riassumere e a rispondere alla drammaticità di talune condizioni “dell’umano essere” che a tutt’oggi lo coinvolgono; e mi riferisco in particolar modo, alla ferocia degli uomini, a quella follia malvagia che da sempre si consuma, a quella efferatezza che sembra non intravedere fine, alla cattiveria senza senso che da sempre viene perpetrata e che trova estrema drammaticità proprio nel non senso e nella assoluta mancanza di pietas – nell’accezione più stretta del termine. Ed ecco allora che le mie sculture ci presentano esser lacerati, smembrati, feriti, violentati nelle forme da questa società nella quale vivo”.
L’evento del prossimo 22 novembre è organizzato in collaborazione con la Diocesi di Trieste e il settimanale “Vita Nuova”. Alla presentazione del Rapporto e inaugurazione della Mostra sarà presente l’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi, Vescovo di Trieste, che indirizzerà ai presenti un saluto.