Messaggio per le elezioni

Cari fratelli e sorelle,

ancora immersi nel mistero santo della Risurrezione di nostro Signore, come Vescovi delle Diocesi del Friuli Venezia Giulia desideriamo fare giungere a tutti, soprattutto a quanti vivono nell’incertezza del domani e sono afflitti da problemi spirituali e materiali, la nostra cristiana vicinanza. Il Santo Padre Francesco nel saluto rivolto alla folla per il Regina Coeli del lunedì di Pasqua, ci ha esortato: “Preghiamo insieme, nel nome del Signore morto e risorto, e per intercessione di Maria Santissima, perché il Mistero pasquale possa operare profondamente in noi e in questo nostro tempo, perché l’odio lasci il posto all’amore, la menzogna alla verità, la vendetta al perdono, la tristezza alla gioia”. Le parole di Papa Francesco ci aiutano a guardare con fiducia al futuro della nostra amata Regione che, in questo mese di aprile, è chiamata a rinnovare gli Organi di Governo regionali. Sarà un appuntamento importante che, con l’esercizio responsabile e ben partecipato del voto democratico e vincendo ogni tentazione al disimpegno sia pure motivata dal diffuso disagio verso la “politica” e le istituzioni, consentirà di individuare quei responsabili della vita pubblica capaci di consolidare il positivo del cammino già percorso e di affrontare le sfide che ci stanno davanti, soprattutto quelle legate alle gravi criticità presenti nel sistema produttivo, nel lavoro e nel credito. Tutti auspichiamo che, anche tramite una ritrovata e rinnovata dedizione al bene comune da parte della classe politica, la nostra Regione, particolarmente ricca di tradizioni culturali e linguistiche, possa conseguire autentiche e ulteriori mete di sviluppo integrale e solidale. Da parte nostra, invitiamo ed esortiamo tutti a partecipare al voto, con un’attenzione particolare ai quei fondamentali principi e valori che da sempre costituiscono il patrimonio morale dei popoli delle nostre terre: il rispetto della vita e della dignità di ogni persona; la valorizzazione piena e convinta della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna; l’attenzione alla libertà e responsabilità originarie della società civile, con lo sviluppo delle forme democratiche di partecipazione; la promozione di un sistema di vita sociale ed economica basato sulla giustizia, sulla sussidiarietà e sulla solidarietà verso i poveri, le persone e le famiglie in difficoltà e sulla valorizzazione del lavoro e della sua dignità. Le nostre Chiese diocesane, soprattutto attraverso le Caritas, continueranno il loro impegno di rispondere alle richieste che provengono dagli antichi e dai nuovi poveri che quotidianamente si rivolgono a loro; esse confidano di avere, anche per il futuro, il sostegno fattivo delle Istituzioni. Un pensiero di riguardo desideriamo dedicare ai giovani a cui non si dovrà far mancare la prospettiva di un futuro degno, a cominciare dalla concreta possibilità di accesso al lavoro, condizione necessaria perché possano formarsi una famiglia e inserirsi, con ruoli di responsabilità, nella vita sociale.

A tutti assicuriamo la nostra preghiera, che accompagniamo con la benedizione del Signore Risorto.

 

+ Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo-Vescovo di Trieste

+ Andrea Bruno Mazzocato, Arcivescovo di Udine

+ Giuseppe Pellegrini, Vescovo di Concordia-Pordenone

+ Carlo Roberto Maria Redaelli, Arcivescovo di Gorizia

 

7 aprile 2013, Ottava di Pasqua o della Divina Misericordia