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Cattedra di San Giusto | Incontro con gli artisti

Il salone dei Vescovi, all’interno del Palazzo Vescovile, si è aperto domenica pomeriggio per accogliere diversi esponenti dell’arte triestina in un incontro cordiale con l’Arcivescovo. È stato l’appuntamento conclusivo del fortunato ciclo, per contenuti e presenza di pubblico, degli “Incontri con l’Autore” organizzato dalla Diocesi di Trieste attraverso la Cattedra di San Giusto, con la collaborazione del civico Museo Revoltella del Comune di Trieste e del Club della Repubblica.

L’Arcivescovo ha sottolineato come tra Chiesa e artisti esiste da sempre un rapporto stretto e nel corso di due millenni di esperienza cristiana l’arte ha aiutato l’uomo a capire la bellezza di Dio, ad avvicinarsi a Dio. Ora il legame può apparire più flebile ed è necessario ripensare in termini nuovi questo rapporto riportando in primo piano l’arte che è servizio al bello.

In un mondo che sul piano tecnologico è sempre più forte e di converso sempre più debole sul piano spirituale, il compito della Chiesa e degli artisti, ciascuno nel suo campo, è di coltivare le anime: la Chiesa dal punto di vista spirituale e l’arte dal punto di vista di rigenerarle mediante il servizio alla bellezza. La tecnologia di per sé non è sufficiente all’uomo, sarà la bellezza a salvare il mondo, infatti l’arte vera apre gli occhi dell’uomo all’infinito, trasfigura la realtà, ci fa capire dimensioni nuove e inedite della realtà, ci permette di coltivare la speranza per guardare al futuro in maniera diversa.

Un primo incontro, quello con gli artisti, che vuole diventare qualcosa di significativo nell’ambito degli artisti di Trieste ma anche per la Città e trasformarsi in un appuntamento annuale, da ripensare assieme e con il contributo degli artisti stessi. A conclusione del suo indirizzo mons. Crepaldi ha lanciato un concorso di idee per la realizzazione di un dipinto che avrà per tema l’Annunciazione da collocare nel salone dei Vescovi.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla pittrice Franca Batic che ha offerto alla Diocesi venti quadri raffiguranti i venti misteri del santo rosario che sono ora esposti al Tempio Mariano di Monte Grisa.

L’avvocato Pacor, presidente del Club della Repubblica e del Curatorio del Civico Museo Revoltella, ha voluto rimarcare il clima di apertura della Chiesa tergestina, venutosi ad affermare con le iniziative culturali promosse dall’Arcivescovo, nei confronti della Diocesi, della Città e del mondo laico. Un dialogo e una collaborazione fertile, originalissima e innovativa tra la Chiesa tergestina e il mondo laico e della cultura che tende alla crescita culturale della Città stessa.

È stato poi scoperto e presentato il dipinto della giovane artista triestina Rossana Longo che ha per tema la Crocifissione: un olio a tecnica antica (1400/1500) su tela di lino belga. Il dipinto denota una cura ed un’attenzione sia al dato evangelico che a quello storico-archeologico ed è pensata dall’artista per permettere a chi lo osserva di addentrarsi e vivere in prima persona il dramma del Golgota. Ai piedi della croce sono raffigurati la Maddalena, Maria e S. Giovanni ma non ne vediamo il volto: tecnica che  lascia libera l’immaginazione, in una tensione verso l’immedesimazione con i sentimenti delle figure stesse. È un dipinto che non indulge sulle ferite e il loro orrore, nella speranza di un intimo colloquio con lo spettatore, possa essere egli fedele o meno, su un fatto storico realmente accaduto e sulla sofferenza affrontata come uomo da Cristo.

L’incontro è proseguito poi con una visita guidata alla cappella del Vescovado, il cui impianto segue come espressione la wiener Secession, voluto dal Vescovo Andrea Karlin nel secondo decennio del ‘900 e realizzato dall’architetto Ivan Vurnik con il contributo della moglie Helena Kottler. Sono stati poi presentati gli scavi archeologici della strada romana e della domus alle spalle del Palazzo Vescovile.