03.11.2011 | Con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo S.E. mons. Giampaolo Crepaldi, ha avuto il suo culmine la celebrazione della Solennità di San Giusto, Patrono della Città e della Diocesi di Trieste. Prima dell’omelia, mons. Cian, Cancelliere della Curia diocesana, ha dato lettura del decreto di indizione del V Sinodo Diocesano, che impegnerà in un cammino di preghiera e di discernimento la Chiesa tergestina, riunita con lo stile della sinodalità attorno al suo Pastore, a partire dall’11 ottobre del 2012, data significativa per tutta la Chiesa Universale in quanto ci ricorda il 50° anniversario del Concilio Vaticano II.
Riportiamo in evidenza un passaggio dell’omelia di S.E. mons. Giampaolo Crepaldi:
…Il Sinodo non lavorerà solo sulle tematiche dell’intra ecclesiale, ma anche su quelle dell’extra sociale e civile, seguendo le preziose indicazioni della Dottrina sociale della Chiesa. Lo dovrà fare anche per l’incalzare di una crisi – di civiltà, morale ed economico-sociale – durissima da sopportare e difficilissima da governare, che sta colpendo l’Occidente, l’Italia e che non risparmia la nostra città con la chiusura di esercizi commerciali e di fabbriche e che sta già compromettendo il lavoro e l’iniziativa imprenditoriale di tanti giovani e di tantissime famiglie, entrati in un pertugio sempre più stretto e disperante. Anche se la Chiesa non possiede le competenze specifiche per fornire una risposta alla domanda su come uscire dalla crisi, avverte tuttavia il dovere di indicare un orizzonte complessivo di valori che sono quelli del rispetto della persona e del lavoro, del bene comune, della giustizia e della solidarietà. Uscire dalla crisi comporterà, oltre all’incentivazione delle naturali vocazioni della nostra città per il turismo e la ricerca scientifica, l’adozione di un progetto complessivo di sviluppo di medio e lungo periodo che ne ridisegni strategicamente il ruolo propulsore in ambito regionale. Il tempo stringe, ma la città ha le forze per dare nuovo slancio al suo futuro con una lungimirante prospettiva di sviluppo: ha una classe politica capace e ancora credibile, ha un capitale straordinario di competenze professionali e manageriali, ha un cumulo unico di conoscenze scientifiche e tecniche, ha una società civile sana e vigile….